L’amore che mi resta di Michela Marzano

L'amore che mi resta di Michela Marzano

L’amore che mi resta di Michela Marzano , edito Einaudi editori

Oltre il dolore per dare senso all’amore.

“Cos’è il ricordo se non uno spettro nascosto in un angolo della mente?” (Azar Nafisi)

Giada Laurenti è una ragazza poco più che ventenne dalla bellezza particolare e di una sensibilità profonda.

Lei non si è sempre chiamata Giada Laurenti; quando è nata sul suo certificato di nascita c’era scritto Amelia, Amelia Romei.

E’ diventata Giada Laurenti quando Daria e Andrea l’hanno adottata per crescerla nell’amore, mantenendo vivo quello stesso forte sentimento quando, dopo cinque anni, nasce loro un figlio naturale, Giacomo.

Ma accade talvolta che l’amore non sia abbastanza per dare a un figlio la forza di progettare un “Futuro”: improvvisamente Giada si suicida.

“Vi chiedo scusa. Mi dispiace, papà, non ce la faccio proprio a andare avanti. Dì a Giacomo che lui sa quello che voglio dire. Dì a Paolo che in fondo non c’entra niente. Dì a mamma che lei è perfetta.”

Da quel preciso istante la vita di quella famiglia cambia radicalmente.

Cambia la vita di Andrea, il padre, che si trova da un lato a tentare di sopravvivere al dolore per la perdita della figlia, quella figlia che gli somigliava più di quanto avrebbe potuto farlo un discendente che avesse avuto il suo stesso DNA, e dall’altro a sostenere la moglie, in preda alla disperazione più totale e il figlio, annientato dall’abbandono della sorella.

Cambia la vita di Giacomo, che sperimenta sulla sua pelle una tragedia più grande di quanto la sua giovane vita possa tollerare e soprattutto provoca un vero e proprio terremoto nell’esistenza di Daria, che ha desiderato più di ogni altra cosa di essere madre e ha messo tutta se stessa nello svolgimento del mestiere di genitore, senza risparmiarsi.

Si riesce a superare il dolore per la morte di un figlio? Ci si può perdonare quando questo figlio è stato dinnanzi ai propri occhi per tanti anni e non ci si è accorti di quanta sofferenza  stesse vivendo, al punto tale da togliersi la vita?

Il romanzo di Michela Marzano, “L’amore che mi resta”, ci porta attraverso tunnel attraversati da tali interrogativi, in percorsi pervasi dal dolore e dalla fragilità insiti nel mestiere di genitore.

“In realtà non si guarisce mai dal dolore, pulcina. Cioè sì. In parte.”

Il senso di colpa che inevitabilmente si fa sentire quando accade un evento così drammatico diventa inadeguatezza totale nei confronti della vita nel caso in cui quel figlio l’hai adottato, impegnandoti a rendere la sua esistenza migliore.

Due spettri si impossessano infatti della mente di Daria: aver rivelato troppo presto o troppo tardi  a Giada la sua condizione di figlia adottiva  e non essere stata capace di proteggerla dalla sua dimensione di bambina che aveva già subito un abbandono alla nascita.

“Ma quando sei venuta a prendermi era perché volevi una bambina o mi volevi bene?”

Ma la Marzano ci fa riflettere anche su un altro aspetto importantissimo: la relazione che esiste, inevitabilmente, fra i bambini “abbandonati” e le loro madri naturali.

Un rapporto che nasce nel ventre materno e che si trasforma in un legame “negato” quando la madre decide di farlo adottare.

La legge italiana di fatto si pone l’obiettivo di tutelare l’anonimato della madre, a meno che lei non stabilisca di poter essere rintracciabile ma non tiene conto del bisogno di venire a conoscenza delle proprie origini e della storia familiare da parte dell’adottato.

Nella realtà sono tanti i figli adottivi che cercano di ritrovare le donne che li hanno messi al mondo, nonostante essi siano perfettamente integrati nelle famiglie adottive.

“Ti cerco da anni, mamma. Ho bussato a mille porte, ho usato tv e giornali ma gridare nel silenzio è come non avere voce. Mi chiamo Melissa e sono nata a Trento il 4 settembre 1987. Mamma esci dall’ombra, sono qui (capuamelissa@gmail.com).”

Un romanzo di domande ma soprattutto di risposte, talvolta profondamente dolorose.

Una storia nella quale il passato diventa un tesoro prezioso da custodire e il futuro una strada da percorrere per costruire un nuovo destino, le cui fondamenta sono l’amore ricevuto e la forza di continuare ad amare senza riserve.

Titolo : L’amore che mi resta

Autore : Michela Marzano

Editore : Michela Marzano

Collana : Einaudi Stile libero Big

Prezzo : € 17,50

Michela Marzano vive a Parigi dal 1999, dove è arrivata dopo un dottorato di ricerca in Filosofia alla Normale di Pisa con Remo Bodei. 
A 36 anni ha ottenuto l’abilitazione come professoressa universitaria, e attualmente è direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali (SHS – Sorbona) e professore ordinario di filosofia morale presso l’università Paris Descartes.
Fra gli ambiti di ricerca di cui Marzano si occupa o si è occupata, ricordiamo quelli del corpo e del suo statuto etico, l’etica sessuale e l’etica della scienza medica, la filosofia morale specialmente in relazione alle sue implicazioni teoriche nelle norme di comportamento.
Dirige una collana di saggi filosofici per le Edizioni PUF.
Fra le sue pubblicazioni in italiano ricordiamo Straniero nel corpo. La passione e gli intrighi della ragione (2004), Estensione del dominio della manipolazione. Dall’azienda alla vita privata (2009), Sii bella e stai zitta. Perché l’Italia di oggi offende le donne (2010), La filosofia del corpo (2010), La fedeltà o il vero amore (con M. Albertella, 2011), Etica Oggi. Fecondazione eterologaguerra giusta, nuova morale sessuale e altre questioni contemporanee (2011), Volevo essere una farfalla (2011), Cosa fare delle nostre ferite. La fiducia e l’accettazione dell’altro (2011), Avere fiducia. Perché è necessario credere negli altri (trad. di Francesca Mazzurana, 2012), L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore (UTET 2013), Il diritto di essere io (Laterza, 2014), Non seguire il mondo come va. Rabbia, coraggio, speranza e altre emozioni politiche (con Giovanna Casadio, UTET, 2015), Papà mamma e gender (UTET 2015), Le virtù cardinali (con Remo Bodei e Giulio Giorello, Laterza 2017). Nel 2018 ha pubblicato con Einaudi un romanzo, Le fedeltà invisibili.

La descrizione del libro

La sera in cui Giada si ammazza, Daria precipita in una sofferenza che nutre con devozione religiosa, perché è tutto ciò che le resta della figlia. Una sofferenza che la letteratura non deve aver paura di affrontare. Per questo siamo disposti a seguire Daria nel suo buio, dove neanche il marito e l’altro figlio riescono ad aiutarla; davanti allo scandalo di una simile perdita, ricominciare a vivere sembra un sacrilegio. Daria si barrica dietro i ricordi: quando non riusciva ad avere bambini e ne voleva uno a ogni costo, quando finalmente ha adottato Giada e il mondo «si è aggiustato», quando credeva di essere una mamma perfetta e che l’amore curasse ogni ferita. Con il calore avvolgente di una melodia, Michela Marzano dà voce a una madre e al suo struggente de profundis. Scavando nella verità delle relazioni umane, parla di tutti noi. Del nostro desiderio di essere accolti e capiti, della paura di essere abbandonati, del nostro ostinato bisogno di amore, perché «senza amore si è morti, prima ancora di morire».

Pubblicato da Rita Scarpelli

Sono Rita Scarpelli e vivo a Napoli, una città complessa ma, allo stesso tempo, quasi surreale con i suoi mille volti e le sue molteplici sfaccettature. Anche forse grazie a questa magia, da quando ero bambina ho amato la lettura e la scrittura . Nonostante gli studi in Economia e Commercio mi abbiano condotta verso altri saperi e altre esperienze professionali, il mio mondo interiore è sempre stato popolato dai personaggi e dalle storie dei libri che leggevo e ancora oggi credo fortemente che leggere sia un’esperienza meravigliosa. Parafrasando Umberto Eco, “Chi non legge avrà vissuto una sola vita, la propria, mentre chi legge avrà vissuto 5000 anni…perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. Lo scorso anno ho vissuto l’esperienza incredibile di pubblicare il mio romanzo di esordio “ E’ PASSATO”, nato dalla sinergia dell’ amore per la scrittura con la mia seconda grande passione che è la psicologia. E poiché non c’è niente di più bello di condividere quello che ama con gli altri, eccomi qui insieme a voi!

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