Volevo vendere sogni di Annalisa Baldinelli

Volevo vendere sogni di Annalisa Baldinelli

Volevo vendere sogni di Annalisa Baldinelli, edito Bertone editore.

Il mondo dei viaggiatori dalla parte di chi è artefice dei loro viaggi.


“Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché.”
(Charles Baudelaire)

La professione di agente di viaggio è sicuramente una fra le più singolari: bisogna essere competenti e allo stesso tempo sognatori, psicologi e sociologi in contemporanea e soprattutto amare la scoperta che diventa il vero prodotto che viene venduto.

Una volta che il cliente varcava la soglia dell’agenzia, il più delle volte tornava bambino, sembrava quasi di essere finiti in una specie di Alice nel paese delle meraviglie. Sicuramente allettato dagli innumerevoli poster pubblicitari pronti a farti sognare da cui si trovava circondato, ti affidava il proprio tempo libero affinché glielo organizzassi esaudendo tutti i suoi desideri più nascosti. A volte dovevi indossare i panni del migliore degli illusionisti, perché lui, il cliente, non aveva le idee chiare su niente: mare, montagna, tour? Non lo so, faccia lei, l’importante è che sia qualcosa di bello ed una vera offerta.

Il passo da illusionista ad investigatore era breve.”

Annalisa Baldinelli è un’operatrice del settore che ha scelto di raccontarci cosa realmente accade all’interno di un’agenzia di viaggio dove si formulano le richieste più strane come un biglietto per un topo o il telo da mare incluso nella biancheria, condizione obbligatoria per la prenotazione.

Sono inclusi i teli da mare? Perché se non sono inclusi con una valigia di solo quindici chilogrammi non mi resta spazio per niente. La gentile signorina del tour operator che cominciava a spazientirsi mi dice: Non sono inclusi, ma quindici chilogrammi di valigia non sono poi così pochi!

Ma soprattutto quanto sia difficile avere a che fare con le tipologie umane più disparate, ognuna con una personalità differente, le cui esigenze specifiche altro non sono che manifestazioni di tali aspetti caratteriali.

“Mi proponga qualcosa di interessante.

Parole queste che ogni agente di viaggio non vorrebbe mai sentirsi dire, perché, contrariamente a quanto si possa pensare, una tale frase da adito a perdite di tempo e sicura insoddisfazione da parte del cliente, con tutte le rimostranze che ne possono seguire. Quel “faccia lei”, nascondeva il più delle volte una serie di desideri di cui apparentemente neanche il cliente era a conoscenza. Non sarebbe bastato conoscere a memoria la maggior parte dei libri gialli per risolvere il caso. Nel tempo ho imparato a non dar peso a quella frase, facendo finta di non averla sentita, cercando di fare comunque domande che potessero darmi qualche indizio per scoprire i loro desideri più nascosti.

Sembrerà strano, ma l’interlocutore aveva in realtà molte cose da dire e aspettava soltanto che gliene venisse data l’occasione. Con le giuste domande al momento giusto, ci si accorgeva che il nostro cliente aveva già detto tutto quello di cui avevamo bisogno per formulare l’offerta vincente.”

Un aspetto particolarmente interessante narrato dall’autrice riguarda la sua attività di guida turistica. In realtà credo che, in fondo, sia proprio quello l’ambito più complesso di un’attività di questo tipo: gestire i gruppi e le loro dinamiche relazionali.

“Mi ricordo quella volta che accompagnai un gruppo sul lago di Garda e a Gardaland. I miei viaggiatori erano composti da famiglie che avevano al seguito bambini di ogni età. Nel programma era prevista una intera giornata libera nel parco, alla fine della quale si rientrava a casa.

L’equivoco nacque per una dicitura, forse poco chiara, del programma: “Rientro in tarda serata”. Non pensavo che quella frase avrebbe scatenato una vera e propria discussione linguistica. Fu proprio la parola “tarda” a far sì che nell’autobus si rischiasse una vera rissa. Il bello fu che non furono i bambini ad innescare la miccia, ma i genitori, che al momento di accordarsi sull’orario di partenza cominciarono a discutere per una differenza di orario di soli 30 minuti….Dopo aver cercato in tutta calma una mediazione che non arrivava, presi il microfono e decisi io l’orario più consono, avendo preventivamente consultato l’autista. Fu così che calò il silenzio e tutti obbedirono senza fiatare.”

In definitiva dunque un lavoro nel quale l’empatia deve riuscire a coniugarsi con l’assertività, ma soprattutto non perdere mai un pizzico d’ironia!

Una professione che solo chi riesce a gestire in modo sinergico la propria competenza con l’ascolto dei reali bisogni altrui riesce a esercitare con successo.

Prima esperienza letteraria dell’autrice Annalisa Baldinelli, “Volevo vendere i sogni” può dirsi il classico romanzo da esordio, acerbo sia nella tecnica narrativa che nella scelta contenutistica.

 Abbastanza di nicchia la tematica, perché la vita degli agenti di viaggio non può dirsi a mio avviso di interesse diffuso.

Fluida la prosa, sotto forma di un vero e proprio colloquio con i lettori, scelta piacevole e accattivante.

Ci aspettiamo dunque che dopo questo primo esperimento, Annalisa Baldinelli ci regali qualcosa di ancora più interessante, visto l’esordio incoraggiante, ma un tantino limitativo. 

Titolo : Volevo vendere sogni

Autore : Annalisa Baldinelli

Editore : Bertone

Prezzo : € 15

Annalisa Baldinelli, dopo aver conseguito gli studi classici, si è laureata in  Economia del Turismo al CST (Centro di Studi Superiori sul Turismo) di S. Maria degli Angeli di Assisi (Perugia). Ha lavorato per quasi 10 anni nel settore dei servizi turistici acquisendo esperienza come agente di viaggio, organizzatrice di convegni, accompagnatrice turistica, receptionist d’albergo e redattrice di articoli di marketing turistico su riviste a tiratura nazionale (curate anche dall’UNESCO). Risiede attualmente a Bevagna, caratteristico comune medievale noto per la festa delle Gaite. L’esperienza di lavoro, e di vita, maturata nei settori turistici ha formato in Lei la convinzione che il rapporto con il pubblico è pieno di sorprese non sempre piacevoli ma sempre sorprendenti, ed a volte divertenti, per la specificità ed imprevedibilità di ogni contatto, così ha deciso di raccontare le sue esperienze in modo ironico testimoniando ancora una volta che “Il mondo è bello perchè è vario!”. E’ stata inoltre  titolare di una sua attività commerciale, occupandosi della vendita di prodotti alimentari di alta qualità, creando confezioni particolari, omaggi per convegnisti, turisti e originali bomboniere per cerimonie. Questo è il suo primo lavoro.

La descrizione del libro

Che cosa succede quando entriamo in una agenzia di viaggi e ci accingiamo ad acquistare una vacanza? 
E ancora… che cosa succede quando decidiamo di vestire i panni dell’agente di viaggio facendola diventare la nostra professione?

Solo chi ha avuto a che fare con il “pubblico”, quell’interminabile flusso di vacanzieri che ogni anno puntualmente varca la soglia dell’agenzia di viaggi, invadendola e spesso “occupandola” tra indecisioni e richieste imprevedibili, per prenotare la propria vacanza, può comprendere a fondo il significato del detto che afferma: “Il mondo è bello perché è vario!”. 
Tutti invece tra una risata e un momento di riflessione possiamo riconoscerci nei nostri comportamenti quando vestiamo i panni del cliente, perché sì almeno una volta nella vita siamo stati CLIENTI.

Mi chiamo Annalisa, ho 35 anni ed ho passato quasi dieci anni lavorando nel mondo del turismo. In queste pagine raccolgo alcuni tra gli episodi più significativi e le tante esperienze che ho vissuto, da chi vuole a tutti i costi il viaggio strepitoso al prezzo più vantaggioso, alla luna di miele più originale, a chi decide di portare con sé familiari, amici e perché no anche Fido, a chi approfitta dei propri viaggi d’affari per vivere la sua “doppia vita”… (in quale vi riconoscete?)

Un diario di esperienze divertenti, autentiche e vissute in prima persona, nel quale ognuno può ritrovare comportamenti “tipici” della società attuale. Decisamente da non perdere!

Pubblicato da Rita Scarpelli

Sono Rita Scarpelli e vivo a Napoli, una città complessa ma, allo stesso tempo, quasi surreale con i suoi mille volti e le sue molteplici sfaccettature. Anche forse grazie a questa magia, da quando ero bambina ho amato la lettura e la scrittura . Nonostante gli studi in Economia e Commercio mi abbiano condotta verso altri saperi e altre esperienze professionali, il mio mondo interiore è sempre stato popolato dai personaggi e dalle storie dei libri che leggevo e ancora oggi credo fortemente che leggere sia un’esperienza meravigliosa. Parafrasando Umberto Eco, “Chi non legge avrà vissuto una sola vita, la propria, mentre chi legge avrà vissuto 5000 anni…perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. Lo scorso anno ho vissuto l’esperienza incredibile di pubblicare il mio romanzo di esordio “ E’ PASSATO”, nato dalla sinergia dell’ amore per la scrittura con la mia seconda grande passione che è la psicologia. E poiché non c’è niente di più bello di condividere quello che ama con gli altri, eccomi qui insieme a voi!

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