Un’imprecisa cosa felice di Silvia Greco

Un’imprecisa cosa felice

Silvia Greco
Quando gli oggetti a noi più cari si spezzano, si ammaccano, smettono di funzionare, di colpo diventiamo immobili e tristi. Ma cosa succede quando sono le persone a rompersi, magari in modo ridicolo, assurdo, con partenze stupide e improvvise? “Un’imprecisa cosa felice” racconta imprevedibili risvolti nelle vite strampalate di Marta, di suo zio Ernesto e di Nino. Storie di chi resta e non si arrende al dolore, di chi riesce, nonostante tutto, a farsi accecare dalla meraviglia. Specie se fuori ci sono un prato verde e un sole buono a scaldare.

Introduzione

Quante volte abbiamo immaginato una cameretta buia, colma di giocattoli e sperato
che loro prendessero vita ? Per avere qualcuno con cui sfogarsi o semplicemente
raccontare le giornate o i sentimenti e i palpiti di un povero cuore che inizia a
compiere il suo percorso di formazione tra le indomite prove della nostra esistenza
di cui si ignora il profondo significato che si cela al loro interno . Gli adulti spesso
sono cresciuti così in fretta che non hanno potuto essere veramente bambini oppure
in altri casi lo hanno dimenticato . La spensieratezza , la meraviglia , l’altruismo tipica
di quell’ età è completamente annientata al primo contatto con il dolore che lascia
ogni volta ferite indelebili , difficili da rimarginare. L’ombra del sospetto e dell’
indifferenza si annida indisturbata nella nostra anima soffocando la voce di quel
fanciullino che si trasforma in un impercettibile sussurro affidato ai mille colori del
vento della memoria . Tutto questo finchè il dolore bussa nuovamente alla nostra
porta , pensiamo di essere abituati e lo affrontiamo con la giusta distanza . Qual è la
giusta distanza ? Ne esiste realmente una ? Ognuno affronta la sofferenza con i
mezzi che ha e spesso si trova talmente impreparato che se li deve creare tentando
un atterraggio di fortuna per non cadere nel nero baratro dell’ abbandono . Il
romanzo di Silvia Greco è un balsamo per curare alcune ferite , per fare pace con se
stessi e accettarsi nella propria imperfezione ricordando che la vita nonostante tutto
merita di essere vissuta e anzi per ringraziare di questo dono ci dobbiamo
impegnare a renderla il più possibile uno spettacolo .

Aneddoti personali

A volte la vita ti fa dei regali inaspettati ma arrivano nei momenti giusti e tu non lo
sai . Avevo raggiunto l’obbiettivo della laurea , potevo costruire finalmente il mio
futuro mi dicevo ma nuove prove mi aspettavano e io ne ero ignaro . Alzarsi la
mattina e non avere nulla da fare , un motivo per esistere . Questa è una sensazione
che non auguro a nessuno , avevo perso la mia vitalità , poi come spesso detto è
arrivato la proposta di Elisa e del blog e mi sono reinventato scoprendo nuovi lati di
me, allargando gli orizzonti delle mie letture e ricevendo apprezzamenti dalle
persone per le recensioni , quando mi scrivono sui social , ho acquistato quel libro
dopo aver letto la tua recensione , non c’è cosa più bella credetemi , non ci sono
soldi che possono pagare una gratificazione del genere . Saper di aver fatto qualcosa
di buono , di aver reso felice qualcuno mi rende orgoglioso di scrivere recensioni .
Oggi però attraverso questo romanzo voglio aggiungere qualcosa in più . Con la
morte del mio amico Giovanni cui ho dedicato la tesi di laurea credevo che non avrei
più vissuto amicizie speciali , perchè ancora oggi ci sono giorni in cui mi manca
terribilmente , in cui spero che quel telefono squilli e possa ascoltare la sua voce . In
questo periodo che tutti abbiamo vissuto la solitudine si è ripresentata più forte che
mai , mi rifugiavo nei libri ma era solo un modo per non affrontare ulteriormente il
dolore . Cercavo di non far preoccupare i miei mostrandomi per quanto possibile
positivo , anche perchè non sapevo come spiegare questo mio malessere . La
travolgente sorpresa era però dietro l’angolo . Aver conosciuto Arturo e Antonello
sono due librai bravissimi e competenti ma soprattutto due persone uniche e
veramente speciali . Sono sicuro che in qualche modo sia stato Giovanni a metterli
sul mio cammino per farmi sentire meno solo e farmi ricredere nell’ amicizia dopo
anche importanti delusioni . Sono la mia imprecisa cosa felice , non si può spiegare a
parole ma ogni volta che ci sono il mio cuore si emoziona , perchè sono amici veri ,
fanno sentire la loro presenza con un tag su Facebook , un consiglio di lettura , una
diretta o semplicemente un messaggio . Che cosa significa l’amicizia se non esserci ?
Ecco io spero di esserci per loro anche solo la metà . Non conoscevo l’autrice e sono
sicuro che questa sia una vera chicca nel catalogo della casa editrice . Vi ringrazio
per avermelo consigliato perchè mi ha fatto veramente bene . Dal profondo del mio
cuore vi dico che vi voglio bene e spero un giorno di potervi abbracciare .

Recensione

Questo è un libro sulle perdite e sulla rielaborazione della mancanza . Il vuoto che
lasciano i nostri cari è incolmabile , a volte sogni di abbandonarti in un sonno
profondo e non svegliarti più . La vera prova però è restare e fare in modo che lo
sguardo vacuo riacquisti la sua luce e la capacità di sorprendersi nel promuovere la
bellezza del mondo . Il taglio scelto dall’ autrice è tragicomico, fa sua la lezione
umoristica di Pirandello della vecchia imbellettata . La scrittrice sfrutta i vari
personaggi per scavare un varco nell’ animo dei lettori e alla fine diventa il tenero
abbraccio dell’ accoglienza . Nella scelta del tragicomico c’è il bisogno umano di
ritornare all’ origine e alla purezza vera dei sentimenti . Ė un romanzo a due voci , i
capitoli seguono questa struttura, aggiungendo ogni qualvolta dei tasselli allo
spaccato di vita dei due personaggi , fino a quando non avviene il magico rito dell’
incontro . Un connubio di anime che senza saperlo si cercano e quando si trovano ,
si riconoscono imparando la difficile arte del camminare insieme . I protagonisti di
questo romanzo sono Marta e Nino due giovani completamente diversi , lei è
intraprendente lui è insicuro ma entrambi hanno la capacità di sognare , di vedere
oltre l’orizzonte . Tutti i personaggi di questo romanzo compiono un viaggio alla
scoperta dell’ affetto , partono tutti potenzialmente anaffettivi ma imparano nel
corso della storia cosa significa fidarsi dell’ altro e volergli bene . Per Marta e Nino
entrambi con una personalità tra definizione e mutamento è anche un romanzo di
formazione tra le intemperie della vita tra gioie dolori e pericoli travestii da
gentiluomini, apprendono che l’apparenza inganna e che bisogna analizzare ogni
questione per scoprire le molteplici e nascoste verità . Oltre ai due giovani sono
altresì degni di nota Ernesto e Marisa . Due personaggi stupendi e veramente
indimenticabili che sembrano usciti dal magico mondo delle fiabe per la loro purezza
e regalano al lettore una magica storia d’amore . Lui è un uomo scorbutico che dopo
tanti provini falliti riesce a sfondare in televisione e a recitare nei più grandi
palcoscenici . Lei è una giornalista incaricata di intervistare il grande attore . La
donna è un uragano di bontà e femminilità e rappresenta per il lettore il balsamo
della storia . Per la famiglia di Marta , Marisa è un ‘autentica benedizione , un miele
che addolcisce i cuori di quella famiglia eliminando ogni ruggine e incomprensione .
Ė un personaggio che richiama molto Lazarus Jann di Zafon , entrambi hanno una
grande passione per i giocattoli e li usano per lenire i dolori individuali e collettivi .
Lui ne crea uno a immagine e somiglianza della moglie morta per non soccombere
alla mancanza e sentirla in qualche modo vicina , Marisa invece costruisce un
ospedale per i giocattoli rotti per ridare loro nuova vita e donare ai proprietari una
gioia inaspettata . Sia il personaggio della Greco sia quello di Zafon sanno che un
giocattolo sconfigge il tempo e la morte . Il cavalluccio a dondolo in copertina è il
simbolo del destino che unisce due epoche tracciando una linea di confine dalle
molteplici sfumature . La scrittura dell’ autrice è semplice e diretta . Particolarmente
commovente è la soluzione finale adottata dalla scrittrice . Alcuni personaggi
trovano la loro ancora di salvezza nel teatro . Anche nelle situazioni più difficili e
disperate il teatro salva con i suoi benefici che fanno male per raggiungere poi un
bene più intenso . Da citare ad esempio l’importante contributo di Asja Lacis che
nella Russia del Novecento lottò proprio affinchè i più piccoli imparassero ad essere
bambini e non soldati con l’animazione teatrale .I personaggi del romanzo si
reinventano attraverso il teatro , scoprendo l’imprecisa cosa felice di divertirsi
regalando un sorriso a sè e agli altri , facendo la cosa più bella che ci sia : raccontare
una storia .

Conclusioni

Consiglio questo libro veramente a tutti coloro che vogliono farsi un regalo speciale
per l’anima perchè è un libro che fa tanto bene e alla fine vi sentirete persone
migliori

Recensione di Francesco De Filippi

Pubblicato da Francesco De Filippi

Mi chiamo Francesco De Filippi un giovane siciliano da poco dottore in Filologia moderna e italianistica . Il settore umanistico non è una passione ma il motore della mia esistenza . Il teatro e i libri mi hanno salvato la vita dalle difficoltà e credetemi sono state tante . Aspirante scrittore con la voglia di insegnare sperando di trasmettere tutto l'amore che ho per i libri . Le persone e gli amori vanno i libri restano , sono i nostri compagni più fedeli , non ci tradiranno mai e soprattutto ci permettono di sognare. Dobbiamo difendere i libri perchè nessuno può uccidere i nostri sogni . Accetto di far parte di questo blog perchè fin dalla prima volta mi sono sentito subito in famiglia . Mi sembra il posto giusto dove essere me stesso perchè posso condividere letture . Sapere che le persone acquistano i libri che consiglio mi rende felice , per questo non vedo l'ora di iniziare quest' avventura!! Un caro saluto Francesco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.