“Tutto l’Amore che manca – (sesso, karma e Ponzio Pilato)”, di Massimo Anania

Tutto l'amore che manca

“Tutto l’Amore che manca – (sesso, karma e Ponzio Pilato)”, di Massimo Anania

Massimo Anania
A ognuno di noi può capitare di parlare con un oggetto, una pianta o un animale. Giuseppe Spartivento, dopo aver perduto in pochi giorni lavoro e fidanzata, liquida lo psichiatra dal quale era in cura e, rimasto solo con la sua ossessione per le donne e la consolazione della marijuana, adotta come confidente un omino della Lego: «Un piccolo aggiustatutto con la tuta e il cappello blu; una via di mezzo tra un idraulico e un operaio, dall’espressione seria ma bonaria». Insieme, intraprendono un viaggio che da Torino li porterà prima ad Amsterdam e poi, in seguito alla notizia dell’omicidio di un’ex compagna di scuola, a Bisenti, paese natale di Giuseppe. Bisenti è però anche il paese di origine di Ponzio Pilato… e non sempre le questioni si risolvono lavandosene le mani.

Introduzione

“Non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente” (K. Hosseini)

Aneddoti personali

A colpire, di questo secondo romanzo di Massimo Anania, è innanzitutto il titolo. C’è un elemento di troppo a fare da cornice e che, solo una volta iniziata la lettura si dà libero sfogo alla curiosità. Cosa ha a che fare Ponzio Pilato in questo contesto? Apparentemente nulla tranne il fatto che Bisenti, comune abruzzese di poco meno di duemila anime in provincia di Teramo, paese di origine del protagonista principale del nostro romanzo, pare abbia dato i natali a Ponzio Pilato. Ma Ponzio Pilato si lavò le mani davanti a una questione che ancora dopo millenni fa discutere … ed è davvero così semplice risolvere un problema? Chissà che la risposta non sia proprio da ricercare tra le righe di questa scrittura …

Recensione

Giuseppe, protagonista principale del romanzo, è un uomo di quasi quarant’anni, età dei bilanci, delle somme, dei risultati, delle scelte importanti che possono, a volte, cambiare il percorso della propria esistenza. Ma è anche quell’età in cui, spesso, è proprio la stessa vita a presentarti il conto e non sempre lo fa in maniera indolore. Giuseppe è un uomo che non ha mai fatto pace con sé stesso e con i demoni del passato che continuano a tormentare il suo presente impedendogli di progettare un futuro. Un grande amore, quello per Isabella, la donna che lo ha prima tradito e poi lasciato e a causa del quale abbandona Bisenti per trasferirsi a Torino. Ma non è cambiando città che ci si allontana dai problemi, dalle preoccupazioni o dai ricordi, quelli fanno i bagagli insieme a noi e lui continuerà a cercarla in ogni donna che incontra. Donne che usa e dalle quali si lascia usare, illudendosi ogni volta che possa esserci un sentimento che in realtà svanisce al risveglio. Come se non bastasse, resta senza lavoro e questo lo spinge a rifugiarsi con veemenza in un vizio che diventa dipendenza ogni giorno che passa sempre di più. Con la mente totalmente avvolta dalla nebbia del fumo, riesce comunque ad avere piena consapevolezza dei suoi drammi e sa che per riprendere in mano la propria vita, e ricominciare a vivere, deve far finire tutto esattamente nel posto in cui ha avuto inizio: Amsterdam. Ma il passato incombe prepotentemente in maniera inaspettata, e quando tutto sembra essere lontano anni luce, accade qualcosa … una morte improvvisa e i fantasmi di un tempo iniziano a danzare nella quotidianità di Giuseppe … O si cambia o tutto si ripete … e ogni cerchio ha bisogno di essere chiuso, solo così il passato potrà davvero essere passato … Giuseppe farà pace con sé stesso? Riuscirà a trovare un equilibrio nella sua vita? Cosa sconvolgerà la sua apparente normalità?

Conclusioni

Dopo aver conosciuto Massimo attraverso il suo primo romanzo, “Autostop per la notte”, sapevo già che mi sarei trovata davanti a una scrittura impeccabile dal punto di vista linguistico tanto quanto stilistico. La narrazione è coinvolgente e trascinante, scorrevole, incalzante e dal ritmo veloce.  Molti i temi affrontati e nei quali ognuno può ritrovare un pezzo di sé e del proprio vissuto. Molteplici gli spunti di riflessione.  Così come nel primo romanzo anche qui ci si trova davanti alla non comune scelta linguistica di un Io narrante in seconda persona, che coinvolge nella lettura in maniera singolare. Massimo ha una scrittura visiva, riuscendo a rendere attivamente partecipe il lettore in ogni dialogo, in ogni luogo descritto, fino a condurlo al termine della lettura ove non mancano i colpi di scena e gli eventi inaspettati …   Consigliata sicuramente la lettura.
Teresa Anania


“Autostop per la notte”, di Massimo Anania

Intervista a Massimo Anania

Voto

5/5

Citazioni

… Smettila. Te lo ripeti di continuo e sei convinto di potercela fare. Ma se la soluzione è chiara e inequivocabile, metterla in pratica è una vera e propria guerra, solo che il nemico sei tu e il tuo cervello stanco fatica a macinare ragionamenti sensati. La verità è che la tua volontà è troppo debole e tu sei troppo poco determinato per vincere un nemico così subdolo e allettante. …

… Ti convinci che quello di cui hai bisogno è un periodo da trascorrere solo con te stesso, un mese passato a camminare per chilometri nel più assoluto silenzio e scavare a fondo nella tua anima per scoprire chi sei veramente. …

… Concludi che bisogna comportarsi bene con tutti perché la vita ti rende sempre tutto il bene e tutto il male che hai fatto; il karma aspetta con pazienza e trova sempre il modo di incastrarti. …

Recensione di Teresa Anania

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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