Ti guarderò morire, di Filippo Semplici

ti guarderò morire, Filippo Semplici

Autore: Filippo Semplici

Titolo: Ti guarderò morire

Editore: Delos Digital

Anno: 2017

Pagg: 239

Prezzo: €.3,99 ebook

Inizio col dire che pur non essendo appassionata del genere, questo romanzo mi ha letteralmente rapita, riuscendo a tenermi incollata alla lettura dalla prima all’ultima pagina. Premesso ciò, è un thriller mozzafiato, ambientato in Toscana, nel paese immaginario di Borgoladro, dove due giovani fidanzati, Orlando e Elise, fanno sosta durante il loro viaggio in moto. Qui si ritroveranno inconsapevolmente coinvolti in un mondo parallelo abitato da gente anziana, stravagante, strana, ambigua ed inquietante e dove un malinteso iniziale, egregiamente architettato, finirà col diventare una vera e propria lotta per la sopravvivenza, incorniciata da violenza assurda, inconcepibile e gratuita, sangue, morte, paranoie e follia umana; un luogo i cui pochi abitanti detengono un segreto terrificante e dove nulla è come sembra. Dove tutto, apparentemente paradossale e senza senso ha invece un filo logico ben preciso che serve a mettere in evidenza  fino a che punto possa spingersi la perversione brutale della mente umana. Non si tratta comunque di un thriller pullulante di violenza fine a se stessa, ma va oltre, ponendo l’attenzione su malvagità celate ma esistenti, apparentemente all’ombra di una fantasia  che mal si sposa con la realtà oggettiva , ma non è così, ….. parliamo di male, perversione e depravazione psicologica, di pericoli tangibili cui quotidianamente siamo inconsapevolmente (o no ?) sottoposti. Ed è esattamente questo ciò che fa il romanzo, che, grazie alla brillante maestrìa e abilità narrativa del suo autore, ci trascina all’interno di un incubo nel vero senso della parola, per poi stravolgere non solo i protagonisti ma soprattutto il lettore, con la presentazione nuda e cruda di una verità terrificante e, ahimè, purtroppo molto più reale di quanto si riesca ad immaginare.  La narrazione è fluida, scorrevole, incalzante, semplice ma efficace. Si è continuamente sotto ad una incredibile pressione adrenalinica, lo stress emotivo e psicologico dei protagonisti diventa empatico, pulsa nel cervello, scorre nelle vene, circola nei polmoni. Lo stile è descrittivo e visibile all’inverosimile, ti proietta all’interno di un film in 3D facendoti vivere ogni emozione e sensazione, ogni stato d’animo,  il dolore, la rabbia, la paura , il terrore. E’ una affannosa lotta contro il tempo, ventiquattr’ore interminabili in cui si percepisce in maniera imponente la caducità dell’uomo e il confine precario e fragile tra vita e morte. Un viaggio introspettivo tra i meandri dell’animo umano dove tutto può essere messo in discussione e dove si arriva a capire fino a che punto ci si possa spingere pur di salvare la propria vita e quella di chi si ama. In cui l’impossibile non esiste, e dove ad essere imponente è la lotta impari tra essere e divenire; una lotta contro i propri principi e la propria moralità, contro la paura che va combattuta fino alla fine a costo di diventare contemporaneamente vittima e carnefice, preda e cacciatore.        “………Si era calato in quell’abisso nero per dare una sbirciata, ma alla fine era rimasto invischiato nelle tenebre che aveva spiato, fino a smarrirsi dentro di loro. Solo lottando avrebbe ritrovato la luce. Forse. C’era stato un tempo per l’amore, un tempo per la gioia, un tempo per le domande, un tempo per la vita. Ora era solo tempo di vendetta. Si sentiva come un’ombra alla quale era stato strappato tutto, compresa la persona a cui apparteneva. Compresa l’innocenza. Si, avrebbe assaporato il calice del suo veleno, avrebbe gustato il veleno della vendetta fino in fondo……”.    Il finale è quello che non ti aspetti, perché dietro a ciò che sembra pura immaginazione si cela un mondo agghiacciante fin troppo virtualmente reale. Tutto lascia presagire il seguito per un romanzo che, pur se frutto di fantasia, presenta una quotidianità parallela tangibile, inquietante ed incredibile e dove, appunto, nulla è come sembra.  Un gran bel romanzo di cui consiglio assolutamente la lettura non solo agli amanti della categoria ma anche a chi come me mal volentieri si accosta a tale genere letterario.

Teresa Anania

filippo Semplici

Filippo Semplici, nasce il 21 settembre 1976. Lavora come impiegato in una grande azienda di autocaravan, e ama scrivere. Il suo primo racconto risale a vent’anni fa. I generi che preferisce sono horror, fantascienza, thriller e tutto quello che in qualche modo lo allontana dalla realtà, che vive sulla pelle tutti i giorni e che a lungo andare annoia. E’ cresciuto leggendo Poe, Lovecraft, King, Barker, Lansdale fino ad approdare agli italianissimi Faletti, Baldini, Carrisi, tanto per citarne alcuni. Possiede l’intera collezione di Dylan Dog, che custodisce peggio dei tesori di famiglia (che non ha). E’ un inguaribile appassionato di cinema horror e ascolta Rock e Metal. É membro dell’Horror Writers Association. Quando ha un po’ di tempo libero, si infila la tuta da ginnastica e si mette a correre, come Forrest Gump. Una quindicina di chilometri, tra gli splendidi paesaggi toscani. La maggior parte delle idee le ha “trovate” proprio così, durante il suo splendido hobby. O meglio, sono loro che hanno trovato lui.  Esordisce nel 1999 con il racconto Il cucciolo, pubblicato da Fanucci e selezionato da Valerio Evangelisti.  Nel 2006 pubblica il romanzo breve Senza paura per Tabula Fati. Pubblica inoltre numerosi racconti per la rivista Inchiostro e siti web.  Nel 2009 è il momento de Il giorno dei morti, romanzo edito da Edizioni Esordienti Ebook. Nel 2015 pubblica il racconto Best Seller nell’antologia Esecranda 2015.  Nel 2016 è finalista al torneo “Lo scrittore” edito da GeMs, con il romanzo Il paese, e sempre nello stesso anno vince il secondo premio del Premio Letterario Terni Horror Festival con il romanzo Il faro, selezionato da Tullio Dobner, storico traduttore di Stephen King. Il 5 settembre 2017 è uscito il suo ultimo romanzo, Ti guarderò morire, edito da Delos Digital.

TRAMA:

Fai una vita come tanti: casa, lavoro, qualche svago. Hai una donna che ami e che ti ama. Con lei immagini il futuro, un’esistenza insieme, dei figli. Non puoi neanche immaginare che da qualche parte c’è sempre qualcuno pronto a guardarti morire. Quando Orlando parte per una vacanza in Toscana insieme a Elise, la sua compagna, ha la testa piena di idee: buon vino, campeggi, divertimento. Ma è sulla strada del ritorno, durante una sosta a Borgoladro, che qualcosa cambia. In quel piccolo paese arroccato tra le colline, abitato da vecchi in pensione, si respira un’atmosfera ambigua. Quella gente è strana, e Orlando non tarderà a scoprire sulla sua pelle la loro vera natura omicida. Braccato, ferito, strappato dalle braccia di Elise, sarà costretto a una sfida contro il tempo e sé stesso, se vorrà salvarla dalla furia bestiale degli abitanti. Ma mentre dovrà fare i conti con dolore e paura, troppi interrogativi emergono inquietanti: come mai quelle persone sembrano abituate a uccidere? E chi sono quelli là? E soprattutto, cosa si nasconde davvero dietro l’apparente quiete di un sonnacchioso paese toscano? Perché tra i tanti misteri, una sola cosa è certa: a Borgoladro, nulla è quello che sembra.

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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