Sara Ferri si racconta a Grace Di Mauro

Sara Ferri si racconta a Grace Di Mauro

Sara Ferri è nata a Pesaro, città in cui vive, nel 1982.
Dopo le scuole superiori ha intrapreso il percorso scientifico studiando biologia, la sua vera passione. Per lavoro ha dovuto abbandonare la strada della ricerca per una mansione più remunerativa. Con la scrittura, però, ha potuto rispolverare le sue conoscenze nelle materie di cui è sempre stata appassionata. Noi abbiamo parlato con lei e ci ha parlato di se del suo romanzo ” Dimentica la notte” un thriller mozzafiato edito Alter Ego Edizioni.

La recensione del libro nel link sottostante
https://www.ilmondoincantatodeilibri.it/dimentica-la-notte-di-sara-ferri/

Ciao Sara benvenuta nel nostro blog.

Chi è Sara Ferri raccontaci di te.

Sara Ferri è una ragazza nata l’anno in cui l’Italia vinse i mondiali in finale contro la Germania. Sono nata e vivo tuttora in una città meravigliosa, Pesaro. Mare, promontori a scoscesi, un entroterra stupendo e dell’ottimo cibo… tutto questo e molto di più è Pesaro. Ho studiato all’istituto di agraria che qui, a Pesaro, è situato all’interno di Villa Caprile e poi Biologia Molecolare alla facoltà di Urbino… mi reputo molto fortunata. Ho due figli, un marito e una famiglia unita alle spalle, non posso chiedere altro.

Ho notato che scrivi principalmente thriller quindi vorrei capire se hai uno scrittore preferito a cui ti ispiri?

Sin da giovane mi sono lasciata attirare dalle trame dei libri gialli. A quattordici anni avevo già letto tutti i libri di Agatha Christie. Nell’adolescenza ho abbandonato, solo per un breve periodo, i gialli e mi sono appassionata agli autori del sud America. Allende, Amado, Sepulveda e Marquez. Ma il richiamo del noir era troppo forte. Dopo anni di pausa il giallo con cui ho inaugurato il mio ritorno a questo genere letterario è stato Almost Blue di Lucarelli… A quel punto non mi sono più fermata.

Ora, un’autrice da cui traggo ispirazione è Linda Castillo. La sua serie che vede protagonista l’Ispettore di Polizia Kate Burkholder è davvero bellissima.

Ti piace scrivere solo thriller o anche altri generi?

Non credo di essere in grado di scrivere nulla di diverso, quindi si, scrivo solo thriller.


Considerato che alcune scene del romanzo sono veramente cruente ti piacerebbe scrivere un horror?

Assolutamente no! Sono tendenzialmente una “fifona”. Non mi piace lo stato di tensione e paura che trasmettono gli horror. Un bel thriller ti tiene con il fiato sospeso… Un buon horror ti toglie il sonno.

La trama è frutto di fantasia oppure riprende fatti di cronaca ?

Esiste tutto solo nella mia mente, fortunatamente.

Come nasce Noelia Bassetti?

Da un mio momento di “stasi” lavorativa in cui, per scacciare la noia della mancanza di lavoro ho immaginato una ragazza che avesse studiato biologia, come me, ma che, diversamente da me, lavorasse in un laboratorio. E per un momento, ho sognato che questa giovane biologa potesse trovarsi invischiata in un caso di omicidio… nella realtà sarebbe stato davvero un mio sogno nel cassetto!


Quanto c’è di te in Noelia Bassetti ?

Noelia incarna tutto ciò che io non sono ma che vorrei essere. Dopo la laurea in Biologia volevo entrare nei RIS, ma ho desistito per motivi che ora considero futili. Ma non rinnego le mie scelte… Non so se sarei stata capace di resistere alle brutture con cui hanno a che fare tutti i giorni i tecnici dei RIS.


Visto che Noelia è la protagonista di due dei tuoi romanzi pensi di proseguire e concludere una trilogia?

Ci sarà un terzo libro… e poi un quarto e magari un quinto e poi chissà. Quello che non so dire è quando riuscirò a scriverli. Ho avuto una bimba appena un anno fa.

Noelia ci sarà sempre ma altri personaggi arriveranno a popolare i miei libri. Subentreranno al suo posto, per darle un meritato riposo, ma non la abbandonerò definitivamente. I lettori si sono appassionati a lei, ma non vorrei che si stancassero di vedere sempre lo stesso personaggio.

L’evoluzione personale della protagonista Noelia Bassetti corrisponde ad una evoluzione di te come scrittrice?

In alcuni sensi si. L’intento è quello di continuare a scrivere, soprattutto per migliorare. Per questo ho ripreso a leggere tantissimo. Penso che per migliorarsi sia indispensabile leggere molto. Chiunque legga Caldo Amaro, il mio primo libro, e poi Dimentica la Notte, noterà il cambiamento che è avvenuto nel mio modo di scrivere. Io stessa, quando scrivo, non commetto più gli stessi errori di un tempo… Ma la strada del miglioramento è lunga e tortuosa.

Hai un sogno nel cassetto?

Di sogni nel cassetto ce ne sono tanti, alcuni realizzati in parte, alcuni completamente, altri ancora da realizzare. Il sogno più grande, parlando di libri, sarebbe riuscire a farne una trasposizione cinematografica… ma forse ho puntato troppo in alto!

Progetti futuri?

Ora sono alle prese con alcuni piccoli esami universitari per poter diventare insegnante. Adoro rapportarmi con le nuove generazioni. Sono prese di mira da molti perchè, ai più, risultano demotivati e debosciati… in realtà c’è tutto un mondo di giovani da coltivare e c’è più di quanto ognuno di noi si immagini in ogni adolescente!

Inoltre, vorrei riprendere a scrivere, ma, come dicevo prima, tra lavoro, casa e la piccola di un anno, il tempo per farlo è davvero poco.

Ogni lettore un libro lo vive in maniera diversa, tu come vorresti fosse vissuto?

Mi piacerebbe che ognuno trovasse qualcosa di sé nelle mie storie. In entrambi i romanzi il male non sempre si nasconde dove viene spontaneo pensare, ma, a volte la linea tra ciò che è Bene e Male è davvero molto sottile. In entrambi i miei romanzi c’è una morale nascosta. Ovviamente la si intuisce arrivando alla fine, ma ognuno ne trae le proprie conclusioni, ed è proprio ciò che vorrei, che ognuno facesse suo il libro e le storie che vi sono narrate. Inoltre chiunque legga i miei libri si immedesimato, almeno in parte, con uno dei miei personaggi. e soprattutto con Noelia. In fin dei conti, la mia protagonista è davvero una ragazza come tante, alle prese con qualche chilo di troppo, demotivata dalla routine lavorativa e con problemi di cuore.

E’ una di noi!

Ti ringraziamo di essere stata con noi , e ti auguriamo tanto successo.

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