Rita Scarpelli intervista Michelle Grillo

Rita Scarpelli intervista Michelle Grillo

MICHELLE GRILLO è nata a Nizza, in Francia, nel 1981. Laureata in Scienze della Comunicazione, ha lavorato come giornalista pubblicista per il quotidiano La Città del gruppo editoriale Repubblica-l’Espresso, ed è stata interprete di francese e libraia. Attualmente cura la direzione artistica del Freadom Book & Music, un bistrot letterario di cui è socia dal 2015. Noi le abbiamo rivolto qualche domanda, ci ha parlato di se e del suo libro “Io sono qui” edito Polidoro edizioni

La recensione del libro

https://www.ilmondoincantatodeilibri.it/io-sono-qui-di-michelle-grillo/

Benvenuta nel nostro Blog “ Il mondo incantato dei libri” a Michelle Grillo, autrice del romanzo “Io sono qui”, edito da Alessandro Polidoro Editore.Lei è una giornalista pubblicista e gestisce un Bistrot letterario

Cosa l’ha spinta a intraprendere il percorso che l’ha portata a scrivere un romanzo?

Da ex giornalista pubblicista a gestrice di un bistrot letterario, passando per un periodo da “discaia” e libraia presso la Feltrinelli di Salerno, direi che l’attività che più ha determinato la spinta verso la scrittura è stata proprio il Freadom, il bistrot che gestisco. La voglia di scrivere la tenevo lì, in quella parte del corpo tra lo stomaco e i polmoni, e ogni tanto prendevo la penna, nemmeno il computer, e provavo a buttar giù qualcosa, però non sapevo come, nemmeno da dove iniziare, poi piano piano, grazie al confronto con i tanti scrittori che sono passati per il mio locale, ho cominciato a capire, a chiedere, e a dare corpo a una storia che tenevo nella testa da anni. Ho letto molti manuali di scrittura creativa, tantissimi romanzi e in effetti dalla mia posso dire che il fatto che io sia una lettrice forte mi ha aiutato tantissimo. L’ha presente la Sovrana Lettrice di Alan Bennett? È  successo più o meno così, da divoratrice di libri ho fatto il salto di qualità, ne ho scritto uno io.

Le va di spiegare agli amici del nostro Blog cosa cambia nella scrittura quando si passa dal giornalismo alla narrativa?

Quando si passa dalla scrittura giornalistica alla narrativa cambia tutto. Scrivere un articolo di cronaca significa esporre i fatti, cercare di essere critici ma imparziali. Nella narrativa non si racconta ma si mostra quello che succede attraverso  i comportamento, i gesti e i dialoghi dei personaggi. Non si racconta com’è una stanza, ma attraverso il movimento dei personaggi all’interno di essa il lettore capisce se il divano e rosso o verde. Mostrare e non raccontare è la prima regola per scrivere un buon libro, e in effetti quando scrivo è come se tutto intorno a me non esistesse, ci siamo io e il mondo che ho in testa, e i personaggi si muovono, respirano, vivono e io cerco di tenere i fili limitandomi a scrivere come se in realtà fossi un’enorme telecamera che li inquadra.

Il suo “Io sono qui” è ambientato inizialmente in Italia e successivamente in Francia: la sua protagonista si sente più italiana o più francese? E perché?

La mia Céline è perfettamente a metà tra la Francia e l’Italia, proprio come il suo cuore. È cresciuta in Italia, ma le sue radici sono francesi e la Francia se la sente nella pelle. Non credo che si possa fuggire dalle proprie radici.

 Centrale nella vicenda narrata è il rapporto fra una madre e una figlia: qual è l’eredità più importante che Simone, la madre, lascia a Celine?

L’eredità più importante che Simone lascia a Céline è l’amore, è non è una cosa tanto scontata e banale.

Quanto è determinante, nella svolgimento degli eventi, il comportamento del padre di Celine?

L’amore sconfinato di Simone la porta a compiere una scelta dolorosa che Céline capirà solo alla fine del romanzo.  E l’amore è anche quello che porta nel cuore il papà di Céline, un personaggio quasi   secondario all’inizio del libro. Solo successivamente si comprenderà il suo peso all’interno della storia. Vedremo infatti che anche lui ha intrapreso la strada più difficile per amore di sua figlia e della sua donna.

Secondo lei il peso dei genitori sulla crescita di un figlio è uguale?

Nella crescita di un figlio il peso dei genitori a volte è uguale e a volte no. Dipende dalle famiglie. Nel caso di Céline direi che entrambi hanno contribuito in maniera uguale, come nel mio caso, se penso alla donna che sono credo che il merito e la colpa sia cinquanta e cinquanta di mia madre e di mio padre.

E ancora…quanto è determinante il rapporto che Celine ha con il padre nelle sue relazioni con gli uomini?

Il rapporto di Céline con suo padre nelle relazioni con gli uomini è determinante,  ma credo come in tutte  le donne.

Se la storia di Celine dovesse avere un seguito, sarebbe ambientato in Italia o il Francia?

Se la storia di Céline dovesse avere un seguito l’ambienterei in Italia per vedere cosa succede ora che è una donna nuova.

Un’ultima domanda che non può mancare: quali sono i prossimi progetti di Michelle Grillo? Ci regalerà un nuovo romanzo o tornerà esclusivamente al giornalismo?

Oro sto lavorando al nuovo romanzo, non sarà il seguito di Io sono qui, mi piace pensare che Céline possa farcela senza di me. Parlerò di un’altra donna: Anna, ed è una storia  bellissima che parla di gabbie emotive.

Grazie davvero per questa piacevole chiacchierata.

Pubblicato da Rita Scarpelli

Sono Rita Scarpelli e vivo a Napoli, una città complessa ma, allo stesso tempo, quasi surreale con i suoi mille volti e le sue molteplici sfaccettature. Anche forse grazie a questa magia, da quando ero bambina ho amato la lettura e la scrittura . Nonostante gli studi in Economia e Commercio mi abbiano condotta verso altri saperi e altre esperienze professionali, il mio mondo interiore è sempre stato popolato dai personaggi e dalle storie dei libri che leggevo e ancora oggi credo fortemente che leggere sia un’esperienza meravigliosa. Parafrasando Umberto Eco, “Chi non legge avrà vissuto una sola vita, la propria, mentre chi legge avrà vissuto 5000 anni…perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. Lo scorso anno ho vissuto l’esperienza incredibile di pubblicare il mio romanzo di esordio “ E’ PASSATO”, nato dalla sinergia dell’ amore per la scrittura con la mia seconda grande passione che è la psicologia. E poiché non c’è niente di più bello di condividere quello che ama con gli altri, eccomi qui insieme a voi!

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