“Punto è … Al Capo”, di Maria Concetta Armetta

"Punto è ... Al Capo", di Maria Concetta Armetta

Punto è… al capo di Maria Concetta Armetta, edito Salvatore Estero Editore

…”Punto è … al Capo”, pensato per i bambini, fondamentale per gli adulti…

Testo narrativo-didattico che con linguaggio chiaro, scorrevole e stilisticamente impeccabile, conduce per mano il lettore tra i vicoli affollati del mercato “Il Capo”, nel centro storico della città di Palermo. Chi conosce Palermo sa che che il mercato prende il nome dal quartiere omonimo che lo ospita e che “Il Capo” non è l’unico mercato della città ma è forse quello più folkloristico. “Il Capo” è un piccolo microcosmo abitato da molti migranti e nel quale convivono, quindi, molteplici culture provenienti da diversi Paesi che affacciano sul Mediterraneo. Una sorta di concentrato socio-culturale perfettamente integrato nel macrocosmo di una città che, per antonomasia, è da sempre culla di accoglienza e dominazione multiculturale, come attestato dalle innumerevoli testimonianze architettoniche spesso visibili anche all’interno dello stesso edificio.

“Il Capo”, un vero e proprio teatro a cielo aperto dove la comunicazione è fatta di sguardi, gesti, urla, inflessioni linguistiche e intercalari dialettali di uso comune, di odori, colori e profumi che si mescolano e si fondono senza limiti, senza confini, senza dicotomie di alcun genere; dove tutto crea e definisce l’identità e l’integrazione tra la gente del luogo e chi pur non essendolo, lo è diventata. Ed è proprio questo genere di interazione in primis che permette l’integrazione in toto.

… Mi chiamo Punto e vengo da lontano… Parlo in dialetto perché mio padre mi ha detto che così non si capisce che vengo da un altro paese. … Il mio nome lo ha scelto mio padre appena arrivati a Palermo. In questura doveva scrivere sul modulo il nome dei familiari e non comprendendo cosa fosse richiesto, nello spazio riservato ai figli, lui fece un punto. … Un punto e basta! Così, io sono Punto, Punto e basta! …

Brava l’autrice, maestra elementare ,della quale ho già avuto modo in precedenza di apprezzare il suo “Armalilandia”, ad abbracciare e concentrare in poco meno di cento pagine, temi attuali e fondamentalmente civico-didattico-socio-culturali, spaziando dalla necessità di ascolto e comprensione al bisogno di comunicazione verbale e non, immigrazione, tolleranza, accettazione, educazione, rispetto delle regole e della diversità, uguaglianza,generosità, accoglienza, inclusione sociale e scolastica, BES (Bisogni Educativi Sociali), il concetto e il ruolo di famiglia, tradizioni popolari, culturali, lingua, usi, costumi e cucina; il tutto attraverso la voce e le azioni che Punto, che ci riserverà una sorpresa finale, compie ogni giorno e, privo di filtri, pregiudizi e di tutte quelle sovrastrutture e invisibili barriere che dimorano la mente degli adulti, fornisce per primo l’esempio spontaneo di come ci si dovrebbe comportare.

Qui non si parla solo di valori, ma di diritti e di doveri anche e lo si fa attraverso alcuni articoli tanto della Costituzione Italiana quanto della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia. Completano il tutto proverbi e splendide illustrazioni oltre che alcune schede didattiche fondamentali non solo all’apprendimento ma alla consapevolezza di quanto le proprie origini, le proprie radici, siano un valore aggiunto a quell’integrazione che non dovrebbe mai essere in alcun modo intesa né vissuta a senso unico.

Un messaggio forte, di speranza, di amore per la propria terra e di desiderio di riconquista attraverso l’ incontaminazione dei bambini, della propria identità culturale regionale anche, e soprattutto, attraverso l’uso e il recupero del dialetto che identificando l’appartenenza ad un luogo, mantiene in vita quella cultura popolare colonna portante di ognuno di noi.

Un plauso all’autrice per un lavoro che sarebbe auspicabile venisse adottato “a tappeto” quale testo narrativo tra i banchi di scuola.

Teresa Anania

Titolo: Punto è… Al Capo

Autore: Maria Concetta Armetta

Editore: Salvatore Estero Editore

Anno: 2018

Pagg. 76-ill.

Prezzo. €. 8,00

Maria Concetta Armetta “Maestra per scelta e scrittrice per caso” Nata nel 1973 a Palermo, città in cui vive e lavora. Docente di scuola primaria dal 1991, una gavetta di 7 anni da maestra in una scuola di suore, un’altra gavetta da supplente in scuole situate in aree a rischio e dal 2005 di ruolo al N. Turrisi (I.c.s. L. Capuana) sino ad oggi.  Ha sempre arricchito la sua attività di docente con le arti: laboratori pomeridiani di danza e di recitazione , laboratori di manipolazione e creatività per alunni e mamme. Sposata dal 1991, ha una figlia di 20 anni. Il suo  libro “Punto è… al Capo” nasce per consentire ai suoi alunni di accostarsi alla bellezza culturale che il mercato del Capo custodisce per la realizzazione di una mostra fotografica “Oltre la mia finestra” nell’ambito del progetto Panormus.  “Armalilàndia” pubblicato da Vittorietti edizioni, è il suo secondo libro.

TRAMA:

Cultura popolare, dialetto e tradizioni, valori come la famiglia, il rispetto degli altri, la diversità, l’accoglienza dello straniero, la saggezza degli anziani, il diritto e il dovere del lavoro, la povertà, l’istruzione, la religiosità… una frammento di vita genuina tra i vicoli del mercato del Capo di Palermo osservati da occhi ingenui e fanciulleschi e raccontati con le semplici parole di Punto. Un contesto narrativo che consente di trattare gli articoli della Costituzione italiana e della Convenzione sui diritti dell’infanzia  attraverso il piacere della lettura, gli spunti didattici e i collegamenti alle parole chiave di Cittadinanza.

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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