Liquirizia di Claudio Loreto

Liquirizia

Claudio Loreto
Una ferita da baionetta catapulta Giuliano (giovane sottotenente della 8ª Armata Italiana in Russia) tra le rovine di Stalingrado, dove tra tedeschi e sovietici si combatte una delle più grandi battaglie della storia umana. Uno sparo impreciso incrocia le vite dell’ufficiale e di una tiratrice scelta russa, Tanja: l’irreale incontro di un momento li segnerà per sempre, portando alla luce un’altra incredibile vicenda. Attori di questo intreccio sono la coccarda di un generale dell’Armata Rossa e “Liquirizia”, l’orsacchiotto di stoffa che fin da bambina aiuta la soldatessa a vincere di notte la paura del buio. La storia di un amore che si oppone ai duri precetti della guerra e all’odio tra i popoli.

Introduzione

Stalingrado, dicembre 1942. Nella città sovietica infuria una delle più sanguinose e violente battaglie della seconda guerra mondiale. La Germania di Hitler ha invaso la Russia e tenta di arrivare alla capitale, forte di un esercito ben addestrato e armato fino ai denti e soprattutto della certezza di essere invincibile e “über alles”. L’affianca l’Armata Italiana mandata da Mussolini allo sbaraglio con migliaia di uomini mal equipaggiati e demotivati.
Dall’altra parte i sovietici contrappongono una strenua ed inaspettata resistenza avvalendosi di milioni di soldati abituati a resistere al clima gelido della Russia e del vantaggio di conoscere il territorio.
In questo inferno, tra bombardamenti ed agguati di cecchini, si dipana la delicata storia d’amore di Giuliano e Tanja, che pur combattendo su fronti opposti, si accorgono che le loro anime sono assolutamente complementari.

Recensione

Giuliano vive a Sanremo con la madre Irina di origini russe ed il padre, proprietario di un albergo. Spesso aiuta il padre nella sua attività e così ha imparato il tedesco per poter parlare con i numerosi ospiti dell’albergo provenienti dalla Germania e naturalmente conosce molto bene il russo. Vorrebbe fare l’avvocato, ma viene reclutato come sottotenente nell’ottava Armata Italiana e spedito sul fronte russo.
Tanja ha una vera vocazione per la danza e ha studiato per tantissimi anni al teatro Bolshoi di Mosca, ma si ritrova a rivestire il ruolo di cecchino scelto nell’inferno di Stalingrado. E’ una ragazza bella e risoluta, ma nessuno sa, nemmeno lo zio generale che l’adora, che ha paura del buio. L’unico che riesce ad esorcizzare le sue paure è Liquirizia , un orsacchiotto di peluche avuto in dono da bambina e che conserva nel suo zaino militare.
L’incontro dei due giovani è scritto nel destino. Nonostante militino su fronti opposti, Giuliano salverà la vita del “nemico” Tanja uccidendo l’ufficiale nazista che vuole violentarla e tra mille turbamenti vivranno una storia d’amore indimenticabile.
La storia è stata sempre un mio pallino: penso che se conoscessimo meglio il nostro passato si eviterebbe di ripetere gli errori e gli orrori vissuti da coloro che ci hanno preceduto.
Ritengo che il romanzo storico sia un ottimo strumento per far meglio conoscere situazioni e aspetti anche minimali di vicende non approfondite nei libri di storia.
Liquirizia racconta una storia d’amore bella e impossibile. Non solo perchè i due giovani sono avversari nella guerra che stanno combattendo, ma anche perchè, una volta finita la guerra con le armi, inizia la cosiddetta “guerra fredda” che divide il mondo in due blocchi, quello comunista guidato dall’Unione Sovietica e i paesi dell’Europa dell’Est e quello capitalista guidato dall’America con i suoi alleati.
Il regime comunista innalzerà una “cortina di ferro” tra i due mondi che renderà impossibile la libertà di movimento di tutti coloro che vivono nel blocco comunista.
Il libro è un bell’esempio di romanzo che pur parlando di una storia d’amore di fantasia è ben inserito in un contesto storico sapientemente descritto e coerente con le vicende realmente accadute

Conclusioni

Liquirizia forse non è un libro perfetto: forse l’autore avrebbe dovuto approfondire un po’ di più il conflitto interiore di Tanja, forse alcuni aspetti della storia d’amore sono troppo prevedibili.
Ma a me è piaciuto tantissimo. Quando si torna a casa stanchi dopo il lavoro, accaldati per l’afa che incombe, sapere di poter leggere un libro così interessante e coinvolgente, credetemi… è un vero refrigerio.

Recensione di Anna Gelardi

Pubblicato da Anna Gelardi

Avvocato per tradizione familiare, lettrice per passione. Tirata per i capelli in questa avventura del blog dalla mia amica Rita, ci sto prendendo gusto. D’altronde è quello che ho sempre fatto fin da piccola: leggere, leggere, leggere. Spero di essere all’altezza delle aspettative e di riuscire a stimolare alla lettura tutti coloro che vorranno seguirmi.

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