L’inquilino della casa sul porto di Biagio Balistreri

L'inquilino della casa sul porto di Biagio Balestrieri

E’un valore inestimabile quello che assume la “parola” attraverso la “lettera”. Non esistono messaggi o e-mail che possano accarezzare il cuore come quell’intimo foglio che sposa inchiostro mani e occhi.

Difficile non rimanere colpiti dalla cover di questo libro” l’Inquilino della casa sul porto”,che racchiude la bellezza del porto di Palermo con i suoi meravigliosi colori e movimenti.

Le gru variopinte, i containers, le navi, l’azzurro del mare e l’imponente Monte Pellegrino.

Nasce spontanea la voglia di accarezzare dolcemente  le suddette immagini e di respirare la vita racchiusa dentro questa realtà.

Il libro si presenta sotto forma epistolare, con un valore aggiunto che prende forma attraverso un prologo e un epilogo. Un romanzo epistolare dove la trama, appunto, si sviluppa attraverso lo scambio di lettere tra i protagonisti.( Epistula in latino significa lettera).

Tre sono le persone coinvolte in questa corrispondenza; tre forme diverse di comunicazione, tre temi che riflettono differenti dimensioni esistenziali convergenti nella parola “ amore”.

Amore inteso come rinascita, amore come tappa di vita adolescenziale, amore che equivale al senso di libertà.

Molta la poesia che si respira tra queste pagine; una prosa che sposa eleganti pensieri sublimandoli in versi armoniosi che sfiorano le corde dell’anima facendola più volte vibrare.

“Credo che la nostra vita sia per intero scolpita nella memoria di ciascuno, ma la capacità di evocazione è una virtù che duole troppo all’anima”.

La prima parte del libro riguarda le lettere che l’inquilino scrive al “giovane amico”; in queste pagine si parla dell’importanza  che la “parola” assume nella vita di ciascun individuo e nel contempo si approfondisce il tema della “rinascita”, lo schiudersi dei sensi, della mente e del corpo.

“Il gioco delle parole può uccidere o salvare. Il loro potere miracoloso di creare o di distruggere, di donare leggerezza o di far mordere la polvere, è però nulla di fronte allo sconvolgimento provocato dalla loro assenza”.

Viene cantato l’amore per Tindarella; una giovane donna la cui pelle vanta lo stesso profumo di quella terra.

“Io credo che il mio amore e questa terra siano la stessa cosa. La certezza di essere giunto in porto. Tindarella entrava, ed entrava la freschezza”.

Come figure che si allineano, così i nostri personaggi prendono forma tra quell’appartamento la cui finestra si affaccia sul Porto di Palermo e la freschezza di nuovi corpi che, come quel mare azzurro, raccontano di sconosciuti desideri, sogni e speranze. Il tempo che scorre come quella sabbia e la vita che si trasforma a ritmo di quelle gru scolpite dentro agli occhi.  

“Fosse per un giorno o per la vita , in quegli atti rinvenivamo la purezza che avevamo tanto cercato. Questo significa nascere”.

La seconda parte del libro è dedicata alla corrispondenza del giovane amico all’inquilino.

Qui non si parla di rinascita, ma di consapevolezza del proprio stato d’animo, della propria condizione adolescenziale e dei tanti dubbi ed enigmi.

“La fresca mattina di una gioventù come allora donata nella forma gentile di una affermazione di libertà”.

Il linguaggio adottato è molto dolce, diretto e poetico.

“Le tue lettere aprono le porte al paradiso, squarciano nebbie addensate in cui smarrisco la conoscenza”.

Particolarmente interessante il modo in cui il giovane amico descrive la filosofia di vita del suo corrispondente, in poche parole tanta realtà:

“tu dici di spaziare tra fantasia e presente prendendo a prestito le gru,il monte, il cimitero, il mare …”

L’ultima parte del romanzo vede protagonista l’unica donna di questa affascinante storia confidenziale; unico personaggio il cui nome viene svelato: Tindarella.

Donna molto affascinante avvolta da una costante ansia di libertà; l’ansia di non riuscire a trovare il suo posto preciso nel mondo.

La sensazione era quella di non trovarmi in nessun luogo. Mi sono sorpresa a chiedermi, drammaticamente, che cosa mai facessi, straniera in quella terrazza desolata”.

Sicuramente un libro che rappresenta un viaggio interiore, dove il valore significativo non è la destinazione, ma il susseguirsi degli eventi all’interno del percorso umano.

Vorrei ringraziare l’autore, perché con il suo “L’inquilino della casa sul porto” ha aperto una  finestra di emozioni a coloro i quali, da troppo  tempo, hanno dimenticato cosa significhi sognare attraverso perle d’amore chiamate  lettere.

Titolo : L’inquilino della casa sul porto

Autore : Biagio Balistreri

Editore : Spazio Cultura

EAN: 9788899572112

Prezzo : € 12

Biagio Balistreri è nato a Roma ma vive da trent’anni a Palermo sua città d’origine.

Ha pubblicato quattro libri di poesie:

Respiro l’aria del sud ( I testi, Lacaita Edizioni, Manduria,1980), con prefazione di Leonardo Mancino, segnalato al Premio Viareggio – Opera Prima e al Premio Vallombrosa e vincitore al Premio Campofranco 1981;

Generazioni ( I testi, Lacaita Edizioni, Manduria 1985) con prefazione di Carlo Bernari;

Tracce ( Arnaldo Lombardi Editore, Siracusa) con disegni di Pino Caruso;

Il fabbricante di parole ( Spazio Cultura edizioni Palermo 2013 ), con prefazione di Nicola Romano, vincitore del Premio Arenella 2015.

Un suo racconto, il ficus di piazza Marina, è stato pubblicato in Raccontiamo Palermo – Nuova Ipsa Ed. Palermo, 1997 – antologia curata da Salvatore Di Marco.

Poesie, racconti, interviste ed interventi critici sono apparsi su numerose riviste. Con un suo omaggio a Guttuso è presente nel catalogo della mostra del pittore, organizzata dalla Provincia di Siracusa nel 2001.

Giornalista pubblicista dal 1986

Descrizione del libro

Inconsueto romanzo in forma epistolare, “L’inquilino della casa sul porto” si compone di tre sezioni, cui si aggiungono un prologo e un epilogo dedicati alla finzione letteraria del rinvenimento casuale di un pacco di lettere in fondo a un cassetto. Tre personaggi, tre protagonisti con uno stile di scrittura diverso in ogni sezione, stile che ricalca le diverse caratteristiche personali. Con una narrazione elegante e lontana dagli schemi moderni il faticoso percorso dell’adolescente, la presa di coscienza dell’uomo, un delicato amore si alternano in un gioco di specchi. Al centro di tutto il fascino di un appartamento che si affaccia sul porto di una città meridionale, nella quale è facile riconoscere Palermo, e la crisi di valori dell’epoca attuale.

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