L’infinito senza farci caso di Franco Arminio

l'infinito senza farci caso

L’infinito senza farci caso

Franco Arminio
“Io non so che cosa sia l’amore. So cosa sono le intimità provvisorie. Non pensate a godimenti fuggitivi, a divagazioni non matrimoniali. Solo una visione vecchia di noi stessi e degli altri ci può far pensare all’amore come a una cosa che prima non c’è e poi compare e poi finisce. A me sembra che ci sono parti di noi che sono sempre in amore e altre che sono in fuga, sepolte e irraggiungibili. Ogni incontro bello, ogni intimità attinge a un giacimento mitico e poetico del quale dobbiamo smettere di aver paura. L’amore è una dimensione intimamente locale, si svolge sempre in un luogo ed è inedito ogni suo gesto. Il luogo dell’amore è il corpo. Corpo che diventa foglia, albero, paesaggio. Corpo che fa ombra e fa luce, corpo assoluto e cordiale, per un’ora o per mezzo secolo. Riconoscere questa specificità dell’amore è una forma di resistenza alla globalizzazione delle emozioni, alla dispersione dell’intensità. Il corpo amoroso ci richiama alla vita da vicino, al suo sapore locale, preciso.” Le poesie di Franco Arminio sono il resoconto quieto e febbrile di un cammino umanissimo eppure percorso dall’anelito a qualcosa di più grande. La parola poetica diventa rivelazione di una scintilla divina tra le nostre mani e canta un amore che forse non ci salva, ma senza il quale saremmo soli in balia del tempo che scorre.
L’autore
Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato molti libri, che hanno raggiunto decine di migliaia di lettori. Da anni viaggia e scrive, in cerca di meraviglia e in difesa dei piccoli paesi: è ispiratore e punto di riferimento di molte azioni contro lo spopolamento dell’Italia interna. Ha ideato e porta avanti la Casa della paesologia a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano.

Introduzione

Scrivere e leggere poesie d’amore non passerà mai di moda, poiché il sentimento che lega l’anima al cuore, non conosce tempo, né spazio e neppure regole.
Un percorso di emozioni che nei secoli ha unito generazioni, culture, tradizioni esaltando la vera essenza dei valori.
Facendo un tuffo nel passato ricorderemo l’amore cantato da Jacopo Da Lentini (attraverso l’importanza della vista, questi occhi che parlano al cuore) l’amore di Guido Guinizzelli ( la donna paragonata alla rosa, al giglio, alla campagna verde), l’amore di Dante ( il suo amor cortese, la donna angelo che lo avvicina a Dio) e mi fermo qua, altrimenti dovrei scrivere un libro solo per elencare i nostri meravigliosi artisti dell’amore.
L’amore, linfa della nostra vita, senza l’amore non siamo sostanza, senza l’amore non potremmo mai salvarci, senza l’amore non esisterebbe la poesia. Quella del poeta Franco Arminio è proprio la poesia dell’amore, una poesia la cui eco esalta in modo molto incisivo la parola rispetto.

Aneddoti personali

Ho citato alcuni poeti del 1200 tra cui Jacopo Da Lentini, perché alcuni versi del poeta Arminio, mi hanno riportato al suo componimento” Amor è un desio che ven da core” perché attraverso lo sguardo, attraverso gli occhi si può dare vita all’amore. L’amore che nasce guardandosi intensamente l’uno di fronte all’altro.
“ Tornare agli occhi, allo sguardo, il tuo sguardo salvavita”( Franco Arminio)

Recensione

Liriche “vibranti” quelle contenute in questa silloge poetica; versi che sembrano melodie corpose dinanzi al canto dell’amore definito immortale. Infatti secondo il poeta Arminio nessun vero amore è mai morto.
“ Mi sono occupato della morte perché volevo distrarmi da questo amore che forse è ancora più terribile perché non muore”.
Un amore che profuma di rispetto per la donna amata, un sentimento di stima, una passione sfrenata ma mai volgare, un legame indissolubile con i figli, con il padre e una carezza per gli infelici ai quali nessuno pensa e nessuno si preoccupa di coronare i loro sogni.
“ E’ bello metterti al centro della vita senza che nessuno ti allontani dal centro della tua vita”.
Versi molto significativi e profondi che, a distanza di pochi giorni, dalla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, assumono un valore ancora più consistente, una consonanza che apre quel varco di speranza e cambiamento.
Stile molto elegante e raffinato, aggraziato il linguaggio anche quando si parla di sesso e di trasporto tra corpo e sensi. Sembra una danza di emozioni, di sconvolgente passione, di desiderio che alimenta la voglia di appartenersi, ma non solo fisicamente.
“ Pomeriggio d’estate siciliana, mi fermo, rinuncio al sesso, entro col cuore. Quando ti avvicinavi al piacere io mi avvicinavo alla morte. Non c’è bisogno di spogliarsi, la festa è desiderare, è sgretolarsi, fare entrare l’altro dagli occhi”.
L’amore, protagonista di ogni nostro respiro, l’amore che necessita di un perimetro, di un confine, di un margine, di una meravigliosa cornice. L’amore , quello vero, secondo il nostro poeta, salva sempre! Anche un bacio ci può salvare e si può andare a letto con “il cielo in bocca”.
Ogni poesia un’emozione, ogni poesia un’alba, ogni poesia un’amante che riesce a curare tutti i mali. La vita e la morte, la morte e la vita sembrano ora fondersi, ora sciogliersi e ancora una volta mescolarsi per dimostrare al mondo che:
“la vita è vera solo quando si ama e si muore”.
A volte l’individualismo sotterra il collettivismo e lo spirito si nutre di miseria, perché da soli l’amore è una creatura in gabbia. Per questo il poeta Arminio invita ad un’accurata riflessione su ciò che vorremmo essere davvero e su quello che invece diciamo di essere, sprofondando in una serie di errori nella vita degli altri.
Un amore , quindi, a tutto tondo che, nonostante le sue sfumature trionfa perché è proprio questo amore che ci tiene in vita.
“ Gli amanti graffiano ciechi nel buio dell’universo. Così nascono le stelle”.

Conclusioni

Concludo questa mia recensione facendo i complimenti al poeta per le intense emozioni che è riuscito a farmi vivere e per questa sua alta forma di rispetto nei confronti della donna e del suo corpo. Da non sottovalutare assolutamente! Ne consiglio la lettura sia ai lettori di sesso femminile che a quelli di sesso maschile, perché solo l’amore vero può cambiare questo mondo! Come scrive il poeta Arminio:
“ La fiamma dei vivi è la vicinanza”

Citazioni

“L’amore è la festa più grande che i corpi possano fare, è rigare l’universo con le dita, è aprire allargare, andare a cercare il niente, sentire il niente che ci compone, portare di noi notizie ai morti”.

Recensione di Alessandra Di Girolamo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.