L’amore di Greta per i pappagalli di Denise Ciampi

L’amore di Greta per i pappagalli

Denise Ciampi
Greta vive nella casa della nonna paterna cui fu affidata dopo la morte dei genitori, entrambi militanti nei movimenti degli anni Settanta, femminismo e lotta armata. Ormai sola, con rare occasioni di contatto con l’esterno, ha come unica compagnia i pappagalli avuti in dono dal padre. Influenzata anche dalle letture fatte, la fantasia di Greta si è nutrita di immagini che hanno generato un mondo chiuso – proprio come la gabbia dei suoi colorati uccelli – e attraversato da allucinazioni, nel quale conduce un’esistenza passiva condizionata da una severa religiosità, eredità della nonna. Poi la svolta, grazie a incontri che si intrecciano con la storia della sua famiglia. Greta potrà così aprirsi a una vita diversa, fatta di relazioni e di riscoperta della propria fisicità e sessualità.

Introduzione

Greta, giovane donna completamente sola al mondo, appunta nel diario i suoi pensieri giornalieri e i pochissimi avvenimenti che scandiscono la sua giornata. Quasi reclusa nella casa lasciatale dalla nonna paterna e timorosa di tutto ciò che avviene all’esterno, la sua principale attività è la cura dei pappagallini che aveva avuto in dono dal padre morto quando era piccolissima.

Recensione

Gli anni settanta del novecento sono stati anni ricchi di riforme sociali, ma anche uno dei periodi più bui della storia dell’Italia repubblicana. Furono detti “anni di piombo” a causa dei numerosi attentati che ci furono ad opera dei militanti della lotta armata sia di estrema destra che di estrema sinistra. I giovani contestavano una società che appariva retrograda e poco attenta alle loro aspirazioni, gli operai si mobilitavano per ottenere migliori condizioni lavorative e salariali. Ma furono anche gli anni del femminismo e della voglia da parte delle donne di riappropriarsi del proprio corpo e della loro sessualità. In questo contesto nasce la storia d’amore tra i genitori di Greta, la femminista Marta e l’attivista Giacomo, destinata a finire nel modo più tragico.
La piccola cresce con la nonna paterna, donna molto devota, ma rigida e quasi anaffettiva che la influenzerà molto con i racconti delle vite dei santi. Alla sua morte, Greta si rintana nel suo mondo chiuso, conducendo un’esistenza passiva e animata da una forte religiosità che a volte trasforma le sue fantasie in allucinazioni. E’ una donna in gabbia come lo sono i suoi pappagallini che anche se liberati non si allontanano dal proprio trespolo.
L’incontro casuale con Alice, cambia il corso della sua vita. Alice è una vivacissima adolescente che si comporta con la maturità e l’esperienza di un’adulta. Irrompe nella casa e nella mente di Greta come un uragano, sconvolgendo tutte le sue abitudini e riuscendo pian piano a farle ritrovare la voglia di vivere e di relazionarsi sia con gli altri che con se stessa, portandola finanche a scoprire le delizie di una sessualità sempre repressa.

Conclusioni

Il libro di Denise Ciampi è un delizioso libello che si legge in un battibaleno, non tanto perché di poche pagine, ma perché è scritto in modo scorrevole e accattivante. Molto poetica poi è la metafora dei pappagalli chiusi in gabbia così come lo è la vita di Greta, che percepisce il mondo esterno come un nemico da cui stare lontano.

Recensione di Anna Gelardi

Pubblicato da Anna Gelardi

Avvocato per tradizione familiare, lettrice per passione. Tirata per i capelli in questa avventura del blog dalla mia amica Rita, ci sto prendendo gusto. D’altronde è quello che ho sempre fatto fin da piccola: leggere, leggere, leggere. Spero di essere all’altezza delle aspettative e di riuscire a stimolare alla lettura tutti coloro che vorranno seguirmi.

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