“L’Amante”, di Marguerite Duras

Autore: Marguerite Duras

Titolo: L’Amante

Editore: Feltrinelli

Collana: Universale Economica

Anno: 2015 (I^ Ed. 1988)

Pagg: 123-tascabile

Prezzo:€ 8,00

 

Racconto autobiografico del 1984, ambientato nell’Indocina degli anni 30 del Novecento. Una storia “d’amore” tra una ragazzina “bianca” poco più che quindicenne, e un ricco uomo cinese che ha il doppio della sua età. Un’adolescente cui nessuno ha spiegato cosa voglia dire amare, e lo impara nel modo più crudo; cosicché quello che dovrebbe essere il suggello d’unione tra due “amanti” (coloro che si amano), finisce col diventare il nodo cruciale, il pilastro centrale sul quale far poggiare un rapporto, che potremmo dire rasenta la pedofilia, apparentemente basato solo sul denaro e sul sesso ma che la protagonista scoprirà, solo dopo parecchi anni, essere stato  il suo vero e grande amore.  Lei, figlia di un padre morto giovane e di una madre affetta da turbe psichiche e con la quale vive un rapporto conflittuale di amore e odio. Due fratelli, pecora nera della famiglia, violento e cattivo il maggiore; gracile, sofferente e che morirà troppo presto, il minore.  Una situazione familiare fortemente indigente sembra essere la reale motivazione del percorso già scritto di questa giovane Lolita , quello della prostituzione quale mezzo di sostentamento.  Un racconto visivo, fotografico, un continuo flusso di immagini e di ricordi in un andirivieni narrativo dalla prima alla terza persona che, cambiando continuamente il punto di osservazione porta inevitabilmente alla variazione temporale degli eventi.   Una struttura ricca di sentimenti, emozioni e sensazioni contrastanti tra loro in un susseguirsi di metafore e simboli, dall’ambiente arcaico dell’Indocina quale resistenza ai cambiamenti, contrapposto al continuo movimento del fiume Mekong che  inevitabilmente al pari del tempo scorre ,travolge e sconvolge ogni cosa. Anche l’ambiente squallido e spoglio in cui avvengono gli incontri tra i due “amanti”, simboleggia la tristezza della ragazza. Tutto assume una visione introspettiva di grande effetto; ovunque si respira un prima e un dopo, che a tratti si rincorrono e si sovrappongono in maniera malinconica e struggente, con frasi brevi e semplici che, interrompendo il flusso dei pensieri, lasciano tempo e spazio alla riflessione, alla comprensione e all’attesa, in un universo mnemonico tra passato e presente, fatto di sensi, profumi, colori, odori, paure, paesaggi, emozioni, ricordi.  Due anime fragili che pur “amandosi”, finiranno solo con lo sfiorare  quel sentimento che rimarrà frammentario e privo quella purezza e nobiltà d’animo, da farlo esplodere in qualcosa che vada oltre il bisogno di una carnalità tra due corpi in cerca di affetto. Quell’affetto mancato e mancante e da ricercare spasmodicamente in un legame che urla ribellione al mondo, alle regole e alle convenzioni sociali. Un romanzo crudo, forte e impregnato di tante riflessioni a volte complicate da seguire nel loro processo logico non sempre fine a se stesso, e dove la storicità è annientata dalla temporalità. Sentimenti sofferti e repressi, dolore, rimpianti, paure, rinunce  ma con l’unica certezza che l’Amore è Amore, e la sua forza è l’unica in grado di imporsi e sovrapporsi a qualunque difficoltà o evento negativo della vita.  Nel 1992 il romanzo ha avuto una trasposizione cinematografica.

Teresa Anania 

Marguerite Duras (Saigon, 1914  Parigi, 1996) ha vissuto nell’Indocina francese (l’attuale Vietnam) fino a diciotto anni. Rientrata in Francia nel 1932, ha preso parte alla Resistenza e ha militato nel dopoguerra nelle file del Pcf da cui è stata espulsa come dissidente nel 1950. Oltre a numerose opere narrative, ha scritto sceneggiature per il cinema e ha diretto diversi film, tra cui India Song (1974) e Les enfants (1984). Con Feltrinelli ha pubblicato: L’amante (1985, vincitore del premio Goncourt nel 1984; audiolibro Emons-Feltrinelli letto da Licia Maglietta, 2010), Il dolore (1985), Moderato cantabile (1986), Il viceconsole (1986), Testi segreti (1987), Occhi blu, capelli neri (1987), La vita materiale (1988), Emily L. (1988), Il rapimento di Lol V. Stein (1989), Giornate intere fra gli alberi (1989), La pioggia d’estate (1990), Il marinaio di Gibilterra (1991), L’amante della Cina del Nord (1992), Yann Andréa Steiner (1993), Scrivere (1994), La vita tranquilla (1996) e Quaderni della guerra e altri testi (2008).

 

TRAMA:

La storia d’amore di una francese quindicenne con un giovane miliardario cinese, sullo sfondo di un ritratto di famiglia, nell’Indocina degli anni trenta. Racconto-rivelazone di lucidità struggente, di terribile e dolce bellezza, “L’amante” trasfigura e risolve integralmente in una scrittura spoglia e prodigiosamente intensa, il complice gioco che la memoria e l’oblio ricalcano sulla trama della vita.

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.