La verità comoda di Domenico Carpagnano

“Per paura, per omertà, peggio per proteggere il loro buon nome avevano preferito assecondare una verità comoda”.

Ho voluto introdurre questo avvincente “giallo” con le  parole che lo stesso autore ci sottolinea nel suo libro. “Cos’è l’omertà? Perché si ha paura? Fino a che punto si è disposti a tacere per il buon nome?”

Naturalmente sono domande alle quali spesso si preferisce non rispondere, archiviare il nostro pensiero in uno dei nostri cassetti  e continuare la nostra vita evitando “verità scomode”.

L’autore, Domenico Carpagnano, con il suo stile forte e diretto riesce a catturare l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine; ma non si limita solo al suo interesse, lui vuole interagire con coloro i quali stanno leggendo ogni singola parola del suo romanzo, esattamente vuole scuotere una coscienza che spesso preferisce stare in ombra.

 “Chi è innamorato non riesce a vedere ciò che anche un cieco vedrebbe. E non perché non lo veda, ma perché non è disposto ad accettarlo”. 

“Nella vita reale sono proprio quelli che spruzzano positività da tutti i pori i primi a deluderti”.

“Se non lasci nulla dietro di te sei destinato a morire due volte”.

Non parliamo solo di un thriller molto interessante, ma di una cruda realtà che riflette le varie piaghe della nostra società.

Componendo i vari pezzi del mosaico, lo scrittore avvia un percorso molto “scomodo”, un viaggio dentro la personalità dei nostri protagonisti, un cammino alla ricerca dei carnefici e delle vittime.

Prostituzione, sfruttamento minorile, degrado familiare, sociale e omertà sono gli elementi principali sui quali verrà proiettata l’amara sintesi di una vita che caratterizza l’essere umano.

Da sempre esistono pesanti pregiudizi sugli zingari; ladri, gente misera, senza scrupoli, senza cultura, senza nulla, forse anche senza coscienza . “Ma questa è soltanto una realtà comoda?! Chi si traveste dietro l’abito elegante dell’avvocato, imprenditore, giudice, ingegnere o poliziotto?!” Forse quest’ultime sono realtà scomode!?”

Molto profonda l’analisi che l’autore ci espone sulle cause del disagio minorile e delle sue gravi conseguenze. Genitori alcolisti, madri prostitute e ragazze abbandonate al loro amaro destino già scritto dalla nascita. In una società come la nostra, il denaro occupa un ruolo determinante nella vita di tutti, soprattutto in quella di chi non ha mai avuto nulla. “Sogni realizzabili per ragazzine di appena 16 anni”.

“A scuola c’era andata perché era l’unico modo per tenersi lontana dai suoi: la mattina frequentava le lezioni e il pomeriggio per studiare a casa di Roberta. Il papà e la mamma di Roberta dicevano che i figli non devono pagare per le colpe dei loro genitori”.

Ci tengo a sottolineare la positività che arriva al lettore tramite un messaggio di speranza; dove la giustizia a volte riesce a dare le risposte giuste a “verità scomode”.

“I poliziotti erano capaci di fare pulizia al loro interno e che per loro non era valido il detto cane non mangia cane”.

Vorrei concludere questa mia recensione facendo i miei complimenti all’autore consigliando la lettura del suo coinvolgente romanzo.  Sono rimasta molto colpita da queste parole molto toccanti:

“Non capisco come la gente possa avere paura di posti come questo, non penso che ci sia un altro posto che riesca a darti la stessa pace interiore” (cimitero).

“Troppo tempo erano state separate ed era importante che ritornassero insieme per recuperarlo”.

Alessandra Di Girolamo

Titolo : La verità Comoda

Autore : Domenico Carpagnano

Editore : Bertone Editori

EAN: 9788897593645

Prezzo : € 16

Domenico Carpagnano avvocato è nato nel 1954 a Barletta, dove ha esercitato al libera professione fino al  2013. Nel 2014 si è trasferito a Perugia, città dove aveva completato i suoi studi universitari, per dedicarsi a tempo pieno alla pittura ed alla scrittura. Dopo ” Per una vita rubata” il suo romanzo d’esordio pubblicato nel Settembre 2016, si ripresenta ai suoi lettori con ” La verità comoda”, un thriller ambientato nel capoluogo umbro.

La descrizione del libro

Nella discarica di Pietramelina a Perugia viene ritrovato il cadavere di una ragazzina che, secondo il medico legale intervenuto sul posto, sembrerebbe deceduta per strangolamento. A scoprirlo è stata una piccola rom, intenta a frugare tra i rifiuti, alla ricerca di qualche oggetto utile da riciclare. Purtroppo la vittima non ha nulla addosso che possa aiutare gli inquirenti ad identificarla, né chi l’ha rinvenuta è in grado di riferire particolari utili per scoprirlo. Poiché nei giorni successivi non si fa avanti nessuno per denunciare la scomparsa della ragazzina, le indagini procedono a rilento. Ma, proprio quando il commissario Anselmi, responsabile della squadra omicidi della Questura di Perugia, è ormai convinto che, senza ulteriori novità, il caso sarebbe rimasto insoluto, una serie di fortuite circostanze gli consentono, prima di identificare la vittima e poi di mettersi sulle tracce dell’assassino. La verità comoda è un thriller sul pregiudizio e su come, molto spesso, si sia disposti ad accettare come veri dei fatti piuttosto che altri, soltanto perché confermano le nostre convinzioni oppure perché evitano che al dolore si aggiunga altro dolore.

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