La storia della sete antica ed altri racconti di George Salem

La storia della sete antica ed altri racconti

Il viaggio che si intraprende immergendosi nei racconti di George Salem somiglia purtroppo a una traversata che si conclude qualche secondo dopo che il marinaio di guardia ha gridato: Terra! Nello stesso momento in cui sembrava profilarsi all’orizzonte la possibilità di un approdo, la sorte ci ha privato di un intellettuale che ancora molto aveva da darci. Ma forse il fascino di questi racconti ne esce rafforzato; pur non avendo avuto il tempo di fornirci una soluzione bell’e pronta, Salem ci ha indicato una probabile via da percorrere alla ricerca di un senso della vita che trascende le confessioni e le ideologie per fare dell’Uomo la sua preoccupazione principale.
Camminavi con lui, gli stavi accanto, quasi ti aggrappavi alla sua mano; ti sembrava distratto e smarrito, non sapevi a cosa stesse pensando…. Camminavate in silenzio percorrendo lunghe distanze, un filo invisibile ti legava a lui, un filo fatto di tenerezza, timore reverenziale e fiducia.

Introduzione

Sedici racconti suddivisi in quattro gruppi: La partenza, Conversazione tra sordi, Concerto per violino solo e La storia della sete antica; questa è la struttura del libro di George Salem, scrittore siriano. Il tema? La trascendente poliedricità della vita.

Recensione

Volutamente, prima e dopo la lettura, ho evitato di leggere recensioni o commenti riguardo a questo libro così particolare, perché sono intenzionato a esprimere ciò che veramente questo libro mi ha lasciato dentro.
Durante la lettura, non bisogna concentrarsi sulle vicende, bensì volgere l’attenzione sul significato trascendentale delle narrazioni. Ogni racconto assomiglia più a un sogno, con le sue apparenti incongruenze, i passaggi bruschi che tuttavia non lo spezzano, ma lo fortificano, impregnandolo del significato voluto dall’autore.
Nell’opera di Salem, viene trattata la vita nei suoi vari aspetti, passando per i sentimenti e le emozioni, arrivando fino alla morte. Non sono racconti cronologici, ma lampi di parole che talvolta abbagliano e addirittura impressionano. Il continuo confronto con l’io che giudica e fa mutare il destino. L’io che in fondo è l’anima stessa. Un’anima che s’impersonifica con personaggi talvolta senza volto: puro spirito. E le cause esterne che condizionano la vita fino diventare un “sole che con i suoi raggi colpisce il deserto fino a diventare quel fuoco che arde e uccide”. La morte sempre in agguato, facendosi vedere per mezzo del pericolo. Mentre la solitudine corrode il nostro essere fino ad annullarlo. L’oblio che spoglia l’uomo fino a farlo diventare un granello di sabbia del deserto. Il forzato distacco dalle persone amate e la consapevolezza dell’amarezza della vita senza di loro. Il dover accettare le avversità del presente e della vita in generale. L’amore che è la vita, il vero collante della nostra esistenza che va vissuta, perché non ce ne sarà una seconda.
Quell’io che persevera a interrogare, operando nel personaggio un’introspezione talvolta dolorosa. La sete che uccide e che fa migrare gli uomini. Sono questi, e non solo, i concetti presenti nel libro

Conclusioni

Dall’incipit, il libro può apparire confuso, non lo nego. Ma avanzando nella lettura, ho capito che l’autore voleva andare oltre alle regole stilistiche consolidate, con un linguaggio proteso verso ciò che a noi occidentali talvolta sfugge.
Se avete avuto occasione di leggere qualche versetto del Corano, forse capirete meglio il modo di esprimersi di Salem, in cui sono soventi i richiami al deserto e al sole, associati sempre nella cultura araba che paradossalmente vede nel deserto non la morte, ma il mistero dell’anima umana, dove l’uomo ritrova se stesso perché non inquinato da ciò che egli stesso ha creato; con la sabbia che lava e purifica, permettendo all’uomo di volgersi a Dio e salvarsi.
Salem non chiama per nome i suoi personaggi, perchè i personaggi sono l’uomo stesso, con le sue fragilità e le sue paure. In taluni racconti usa l’io narrante, mentre in altri usa l’io che parla a te. In quest’ultimo caso l’allusione alla coscienza è inconfutabile.
Si trova, a tratti, molta affinità con lo stile letterario di Kader Abdolah, scrittore e rifugiato politico iraniano, del quale cito “Scrittura Cuneiforme”, profondo romanzo a sfondo storico, e non solo, ambientato nell’Iran del secolo scorso.
Il libro di Salem va letto attentamente. Alla fine il vostro spirito sarà arricchito da linfa nuova e sarete indotti alla meditazione, così come sicuramente si aspetta l’autore. Buona lettura.

Recensione di Giovanni Margarone

Pubblicato da Giovanni Margarone

Sono Giovanni Margarone, sono nato nel 1965 e scrivo narrativa. I miei romanzi rientrano maggiormente in quelli di formazione, per via dell’evoluzione che fanno compiere (innanzitutto interiore e non solo) ai protagonisti (dall’infanzia all’età adulta, risalendo sovente alle origini, scavando nella storia del personaggio). Forte è la componente introspettiva e psicologica, per cui il personaggio resta sempre e comunque l’elemento centrale delle narrazioni, che potrebbero essere quindi ambientate in qualunque luogo. Sono un autore che vuole scrivere per gli altri, perché diversamente la mia sarebbe un’attività monca, fine a se stessa. Interpreto la scrittura come il mezzo più efficace per trasmettere sentimenti, emozioni e per indurre alla meditazione. Questa interpretazione trascendentale della scrittura mi è assai cara, perché ritengo che la spiritualità faccia parte di noi stessi e che lo spirito vada nutrito. Ho finora scritto e pubblicato quattro romanzi: “Note fragili” (2018, seconda edizione), “Le ombre delle verità svelate (2018, seconda edizione), “E ascoltai solo me stesso” (2019, seconda edizione) e “Quella notte senza luna” (2018). Inoltre, nel 2019 un mio racconto “Il segreto del casone” è stato inserito nell’antologia “Friulani per sempre” – con postfazione di Bruno Pizzul - edito da “Edizioni della sera”. Nel novembre 2019 sono stato insignito di una “Benemerenza” dal Comune di San Giovanni al Natisone (UD) (dove risiedo) per meriti letterari. Sono membro della Commissione Cultura del Comune di San Giovanni al Natisone (UD). I miei romanzi hanno ricevuto numerosi premi letterari. Il mio sito ufficiale è https://margaronegiovanni.com/

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