La sposa volante di Carla Mincleri Colussi

La sposa volante

Carla Mincleri Colussi
Agata è nata a Ginostra, sull’isola di Stromboli. È orfana di madre, ha paura di volare e non si vuole sposare. Il suo nome significa “buona e virtuosa” e invece è sempre irrequieta, alla continua ricerca di sé. Solo la natura sa calmarla. Agata è una bambina che parla con gli alberi, un’adolescente che si ribella alle convenzioni sociali e, grazie allo zio d’America che le regala molto presto una macchina fotografica, da adulta decide di intraprendere la professione di fotoreporter, ritrovandosi così a immortalare la vita negli scenari sconvolti dalla guerra. Quando si innamora di André, un uomo dalla famiglia tutta al femminile, si vede costretta a fare i conti con dei nuovi conflitti. Fino a conoscere qualcosa di simile alla pace e a cambiare la propria visione del volo.
Carola Minincleri Colussi è nata a Venezia nel 1974 e vive in provincia di Treviso. È artista multidisciplinare, autrice, performer e regista delle compagnie teatrali Farmacia Zooè e Flowing Streams FZU35. Una panoramica dei suoi lavori è disponibile sul sito carolamininclericolussi.it.

Introduzione

“La sposa volante” è la storia di Agata, orfana di madre e di umili origini, e del faticoso percorso che intraprende per riuscire a realizzarsi nella vita sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista sentimentale. La sua passione per la fotografia la porta in giro per il mondo, soprattutto sui campi di battaglia dove fotografa le devastazioni che la guerra produce e immortala l’orrore e lo sbigottimento negli occhi di coloro che la subiscono.

Recensione

Agata nasce sull’isola di Stromboli, nel piccolo borgo di Ginostra, alle falde del vulcano. La mamma muore nel darla alla luce e la piccola viene affidata alle cure della nonna, mentre il padre Salvatore è quasi sempre in mare a bordo del suo peschereccio. Il padre indurito dal lutto e dalla fatica è spesso silenzioso e scostante ed Agata teme che la ritenga responsabile della morte della madre. Il mistero della vita e della morte per lei diventa il tema che segnerà tutto il suo percorso di crescita.
La vita di Agata arriva ad una svolta quando lo zio Antonio emigrato in America le regala una Polaroid: la ragazza si appassiona alla fotografia e incomincia a fotografare la natura selvaggia della sua bella isola, dapprima gli alberi, poi gli animali soprattutto quelli in procinto di dare alla luce dei cuccioli. Immortalare il momento della nascita la affascina e diventerà un leitmotiv importante nella sua carriera di fotografa. Infatti dopo aver frequentato la scuola di fotografia a Roma, parte per la Bosnia in guerra come volontaria delle forze di pace. Fotografa di tutto : le persone nelle case bombardate, le suppellettili distrutte, i cani randagi tra le macerie. Durante un bombardamento di nuovo si troverà ad affrontare il mistero della vita e della morte:
“E in una nebbia di rapida disperazione, senza inquadrarla, solo puntando la macchina su loro due, da terra, scattai una fotografia. Tutto era come rallentato: lei moriva, e la bimba, là sotto il suo petto, continuava a succhiare il latte.”
Tornata in Italia, Agata incontra Paul, imprenditore del mondo della moda e se ne innamora. Paul è elegante, raffinato e la introduce nell’ ambiente patinato e un po’ snob degli artisti milanesi, ma il matrimonio che avevano progettato va a monte .
Tornata a Stromboli per il funerale della nonna, Agata incontra finalmente l’uomo della sua vita: Andrè, bello, simpatico, sportivo insomma l’uomo che tutte vorremmo incontrare. Purtroppo il ragazzo è quasi succube di Aurélie, l’ingombrante madre, imprenditrice di successo, collezionista d’arte, snob e capricciosa, che non vede di buon occhio il matrimonio del suo amato pargolo con la fotografa sicula.
Riuscirà Agata ad entrare nelle grazie della futura suocera e a coronare il suo sogno d’amore?
Il romanzo di Carola Minincleri Colussi è ben scritto e colpisce per le belle descrizioni della natura di Stromboli, isola di acqua e di fuoco, bella e impossibile, abitata da poche anime che conservano ancora vive tradizioni e credenze ancestrali. La scrittrice dimostra di far buon uso della lingua italiana, e spesso contrappunta i discorsi o la narrazione con proverbi e vecchi detti siciliani che danno al racconto un senso di calore e di appartenenza ad una comunità.
Molto coinvolgente la prima parte che descrive l’evoluzione della protagonista, che pian piano riesce ad affrancarsi dal tradizionale destino di sposa e madre delle donne dell’isola, per realizzare il sogno di diventare una fotoreporter di guerra di grande valore.
Un po’ meno interessante, invece, ho trovato la seconda parte del libro che descrive il rapporto di Agata con Andrè e con la futura insopportabile suocera.

Conclusioni

Carola Minincleri Colussi è un’artista multidisciplinare, performer, attrice, regista. Con questo romanzo ha dimostrato di essere anche una scrittrice capace e promettente, da tenere sicuramente d’occhio per le sue prossime fatiche letterarie.

Recensione di Anna Gelardi

Pubblicato da Anna Gelardi

Avvocato per tradizione familiare, lettrice per passione. Tirata per i capelli in questa avventura del blog dalla mia amica Rita, ci sto prendendo gusto. D’altronde è quello che ho sempre fatto fin da piccola: leggere, leggere, leggere. Spero di essere all’altezza delle aspettative e di riuscire a stimolare alla lettura tutti coloro che vorranno seguirmi.

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