La ribelle primavera del 2030 di Enrico Casartelli

La ribelle primavera del 2030 nùdi Enrico Casertelli

La ribelle primavera del 2030 di Enrico Casertelli, Robin Edizioni

Quando la tecnologia è sinonimo di progresso

Il romanzo è ambientato nel 2030 e affronta le dinamiche di una società legata a una tecnologia sempre più evoluta e pervasiva.  La protagonista è Isabelle che svolge come attività lavorativa la guida turistica nella cittadina di Nemi, sui colli laziali.
Nei suoi frequenti viaggi incontra vari personaggi che affrontano il mondo tecnologico con approcci differenti: il rifiuto, l’indifferenza, il timore, l’utilizzo intelligente, oppure, al contrario, la fuga dal mondo reale, il rifugio in un guscio protettivo in cui l’assistente virtuale, la robotica umanoide e l’intelligenza artificiale diventano le uniche compagne.
Isabelle, spesso, lavora nei weekend e ogni metà settimana trascorre due giornate di riposo presso l’agriturismo della madre, in Toscana, o a Milano, dove abita il fidanzato Luca, un uomo totalmente dedito al mondo tecnologico e robotico, mentre lei ne è diffidente e scettica. Infatti, le due prospettive spesso si scontrano soprattutto quando lei evidenzia un naturale desiderio di maternità dove lui reagisce in maniera infantile e stupida.
Il romanzo è ben scritto ed evidenzia l’abilità dello scrittore nel descrivere personaggi e il mondo a loro intorno con uno stile fluido, senza mai scendere in dettagli o termini tecnologici, ma evidenziandone la potenzialità e la manipolazione sulla società.
Un romanzo molto positivo e ricco di particolari. Tanto è vero che vi si riscontra un ritorno ai piccoli negozi vittoriosi sui grossi centri commerciali, il rifiorire dell’artigianato e del turismo, la rivalutazione dei dialetti e tanto altro.
Il lettore, inoltre, incontra una profonda coscienza ecologica in una Milano “green”, aperta e multiculturale, e poi una Toscana meravigliosa caratterizzata da un connubio vincente tra l’utilizzo intelligente della tecnologia e il rispetto della natura.
In poche parole una narrazione coinvolgente e piacevole che trascina il lettore fino alla fine.
Per tale motivo vi consiglio di leggerlo e buona lettura.

TITOLO: La ribelle primavera del 2030

AUTORE: Enrico Casartelli

ARGOMENTO: Narrativa

DATI TECNICI: 280 pagine

ISBN: 978-8872742730

PREZZO: Copertina flessibile 11,90 € E-book 3,49 €

USCITA: 18 luglio 2018

EDITORE: Robin Edizioni

ENRICO CASARTELLI è nato nel 1955 e vive a Como. Ha lavorato in una multinazionale americana per più di vent’anni, ricoprendo differenti ruoli manageriali e commerciali nell’area dei servizi informatici e nella formazione. Attualmente è libero professionista, alterna attività commerciali con consulenza e docenza in marketing e comunicazioni web, gestione del personale e tecniche di vendita. Laureato in Ingegneria Elettronica, ha tenuto diversi interventi di Gestione Progetti ed è stato responsabile commerciale di Master Post Universitari. Ha pubblicato nel 2013 il romanzo La vita in una conchiglia (Editore Sensoinverso), nel febbraio 2015 Un nove corre in internet (Robin Edizioni), nel maggio 2016 Il vecchio ciliegio di Manhattan (Robin Edizioni), nel settembre 2017 Villa Sofia (Robin Edizioni) e nel settembre 2018 La ribelle primavera del 2030 (Robin Edizioni)

La descrizione del libro

In un futuro 2030, Isabelle, diffidente e scettica verso quel mondo tecnologico e robotico nella quale è immersa, svolge l’attività di guida turistica nella cittadina di Nemi, sui colli laziali. Lavora nei weekend e ogni metà settimana trascorre due giornate di riposo presso l’agriturismo della madre, in Toscana, o a Milano, dove abita il fidanzato Luca, dedito invece ai benefici che la tecnologia ha portato. Ma cosa succede quando due visioni così differenti si incontrano? Il romanzo affronta le dinamiche di una società del futuro legata a una tecnologia sempre più evoluta e pervasiva che porterà a differenti esiti: il rifiuto, l’indifferenza, il timore, l’utilizzo intelligente, o, contrariamente, la fuga dal mondo reale, il rifugiarsi in un guscio protettivo in cui l’assistente virtuale, la robotica umanoide e l’intelligenza artificiale diventano le uniche compagne. Quest’ultima tipologia umana saprà gestire le problematiche reali e intime come un naturale desiderio di maternità che nasce dalla protagonista del romanzo? E l’intera comunità come si difenderà da uno spionaggio tecnologico sempre più pressante, invasivo e capace di carpirne i più reconditi desideri ed esigenze? Il lettore, inoltre, si troverà di fronte a una profonda coscienza ecologica in una Milano “green”, aperta e multiculturale, e in una Toscana nella piena bellezza del proprio ambiente tramite un connubio vincente tra l’utilizzo della tecnologia e il rispetto della natura.

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