Intervista ad Elisa Baiocchi

 

Elisa Baiocchi è una giovanissima scrittrice toscana con una grande passione per la lettura e per il genere fantasy in particolare.  Noi l’abbiamo raggiunte per farci raccontare  di sé e del suo “Indaco“, il 1° vol. della Saga Terra Rossa.

 

Ciao Elisa e benvenuta nel nostro Blog.

Grazie mille per questa opportunità.

Raccontaci qualcosa di te. Chi è Elisa e come nasce la vocazione per la scrittura?

Mi chiamo Elisa Baiocchi, sono nata nell’Ottobre 1985 a Grosseto, cuore della Maremma, dove tutt’ora risiedo. Dopo il diploma di maturità scientifica, mi sono laureata nel 2008 all’Università degli Studi di Siena in Economia dell’Ambiente e del Turismo. Attualmente collaboro con la rivista mensile “Maremma Informa”, occupandomi della rubrica “in 50 parole” dove recensisco libri. Realizzo anche brevi video-recensioni, visualizzabili sui miei profili social. Fin da piccola sono sempre stata una folle amante della lettura, passione che mi ha spinto, infine, tra le braccia anche della scrittura che non considero solo un hobby ma una vera e propria dipendenza.

“Indaco” è il tuo esordio come scrittrice, sappiamo che si tratta di una saga. Ce ne vuoi parlare?

Ho pubblicato “Indaco”, il mio primo romanzo fantasy, nel 2016 in versione e-book e nel 2017 finalmente anche in versione cartacea, con un altro gruppo editoriale. Il secondo libro, intitolato “Ignoto” uscirà ad aprile 2018. Non vedo l’ora!  Si tratta di una saga composta da cinque libri, protagonista indiscussa la Terra Rossa, luogo di mia invenzione. Mi sono divertita a disegnare la mappa, poi digitalizzata da un carissimo amico, Andrea De Felice, che ringrazio ancora una volta per la disponibilità e il sostegno. Una delle peculiarità dei libri che costituiscono la saga Terra Rossa è che non troverete un solo protagonista ma, man a mano che la storia si svilupperà, molti personaggi che all’inizio potevano sembrare marginali, emergeranno ritagliandosi un loro spazio, travolgendo il lettore con la loro personalità. Mi auguro, in questo modo, che ogni lettore riesca ad immedesimarsi in uno o più personaggi, amo l’idea di entrare in contatto con quante più persone possibili, rendendo chiunque legga partecipe delle emozioni, dei pensieri e dei sentimenti di chi abita la Terra Rossa. L’austero, il sognatore, l’eroe, l’impacciato che strapperà (spero) qualche risata al lettore, il romantico, il vile, il perfido … ognuno di loro avrà, nel corso della saga, modo di spiegare chi è e perché agisce in un determinato modo. Un’altra caratteristica della mia saga è che ho voluto affiancare a quelle che sono le razze più tipiche del fantasy (umani, nani, troll, orchi, elfi, draghi) nuove razze di mia invenzione. Protagoniste anche le fate, seppure in una versione un po’ rivisitata. Il mio intento è quello di stuzzicare la fantasia del lettore, creando un clima di crescente suspense per la sorte della Terra Rossa, un luogo dove nulla è scontato e tutto può accadere. Inoltre affronto una tematica particolare, quella dell’omosessualità, in genere non molto trattata nel fantasy, marcandone l’elemento romantico e ponendo l’accento su quelle che sono le difficoltà che queste persone affrontano nell’essere accettate anche nel nostro mondo.

Come nasce la passione per il genere Fantasy?

La passione per il Fantasy me la porto dentro fin da bambina. Ero davvero molto piccola, ancora non sapevo leggere e ricordo che chiedevo sempre a mia madre di leggermi e rileggermi le favole; più erano fantasiose, ricche di elementi magici e assurdi, più la mia mente ci si immergeva, traendone gioia. Crescendo mi sono poi avvicinata anche ad altri generi letterari, ma è proprio vero: il primo amore non si scorda mai! E così alla fine è stata la Terra Rossa e tutta l’infinita schiera dei suoi bizzarri abitanti a venirmi a chiedere di dargli voce.

A che pubblico è diretta la lettura di Indaco?

Lo consiglio dai 12 anni in su. Non ci sono, secondo me, limiti massimi d’età per chi ama questo genere. Anzi, credo che nel mondo della lettura e della scrittura non ci dovrebbero essere limiti a nulla. Ciascun libro, a modo suo, contiene un messaggio degno di essere letto, indipendentemente dal genere di appartenenza. 

Oltre al fantasy, quali generi letterari ami leggere? Ci sono stati autori che ti hanno iniziato alla scrittura?

Sono una lettrice compulsiva.    Odio fare shopping ma se entro in una libreria non riesco ad uscirne a mani vuote. Ormai in casa i libri regnano sovrani ovunque. Quali generi amo leggere? Tutti. Per rispondere a questa domanda dovrei scrivere un libro intero. In generale posso affermare che amo, oltre al fantasy ovviamente, i gialli e i thriller, sia italiani che stranieri. Sono una grandissima fan di Agatha Christie, ho letto tutti i suoi romanzi. Trovo che il suo stile di scrittura sia tutt’oggi, ad oltre 40 anni dalla sua scomparsa, da considerarsi insuperato; è l’apparente semplicità che in realtà cela una drammatica complessità a conferire ai suoi libri quell’atmosfera intrigante, capace di tenermi incollata al libro per tutta la notte.  Mi piacciono molto anche i romanzi di Fred Vargas, i personaggi atipici, disegnati sempre con grande cura soprattutto sotto il profilo psicologico, sono stati per me una fonte di grande ispirazione.  Sono fortemente convinta che non è il lettore a scegliere i libri, ma è il libro stesso che ti viene a cercare. E per un lunghissimo periodo della mia vita è stato Chuck Palahniuk a bussare alla mia porta. Il suo stile crudo, le battute sarcastiche, i personaggi quasi surreali e la presenza di continui colpi di scena e flashback mi hanno aperto gli occhi sulla possibilità di non dover necessariamente rientrare entro determinati schemi di scrittura. La scrittura è libertà, in fin dei conti. Ovviamente una grande influenza l’hanno esercitata anche le opere di J.R.R. Tolkien, Margaret Weis e Tracy Hickman con la saga Dragonlance ed infine, ma non meno importante, Terry Brooks.

Qual è il messaggio che “Indaco” si propone di trasmettere ai lettori?

Non c’è un unico messaggio. Ciascun personaggio racconta qualcosa, regalando la sua esperienza di vita a chi legge; ed è proprio lì dentro che va ricercato il messaggio. Ogni lettore poi deve essere in grado di estrapolarlo e farlo suo. Sicuramente ciò che spero di far trapelare è il senso di forza: la forza di non mollare mai, di non lasciarsi abbattere anche quando tutto sembra perduto o l’obiettivo troppo arduo da realizzare. Voglio che alla fine chi legge ritrovi la speranza, la voglia di sognare ad occhi aperti, ingrediente indispensabile, a mio giudizio, per vivere serenamente. Ed infine spero che anche il messaggio d’amore riesca ad emergere. Non solo l’amore di coppia ma anche quello per la famiglia, per gli amici, per ciò che è diverso e che può far all’apparenza paura, l’amore per le nostre passioni. Senza le molteplici forme d’amore siamo solo dei gusci vuoti, destinati a morire senza aver vissuto nemmeno un secondo della nostra vita.

Che rapporto hai con i Social? Pensi siano importanti per promuovere le proprie opere?

Per quanto riguarda i social credo che siano diventati un potente strumento di comunicazione, indispensabile per raggiungere un elevato numero di persone e per promuoversi attivamente. Ma, importante, come ogni strumento sta a noi usarlo con saggezza e discrezione!

Cosa ti senti di dire a chi non ama il genere Fantasy per invogliarlo a leggere Indaco?

Di non lasciarsi condizionare dai pregiudizi, di guardare oltre la storia e il genere e lanciarsi nell’ esplorazione della Terra Rossa assieme a me per scoprire un mondo psicologicamente coinvolgente ma anche in grado di fornire spunti interessanti di riflessione.

Progetti per il futuro? Cosa c’è nel cassetto dei desideri?

Ovviamente portare a termine la saga Terra Rossa; i miei personaggi non mi permetteranno di navigare verso altri lidi, almeno fino a quando non avranno finito di raccontare al lettore ciò che devono. E sono già in programma “spinoff” su tre personaggi che hanno riscosso particolare successo tra i miei lettori ma che non hanno spazio sufficiente per narrarci il loro passato. Recentemente, in verità, sono stata coinvolta in un progetto a quattro mani, ma per il momento non ho avuto molto tempo da dedicarvi. Ovviamente in futuro intendo dedicarmi alla scrittura di un giallo, genere che mi attrae e affascina. 

Ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato.

Sono io che ringrazio voi per il tempo e lo spazio che mi avete dedicato. E’ un onore per me!  Ci tengo, infine, anche a ringraziare Federico Costantini, titolare del “Elegant Goat Tattoo Gallery” di Pomezia per la meravigliosa copertina e per aver contribuito alla realizzazione di questo sogno.

 

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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