Intervista a Massimo Anania

Massimo Anania  è un giovane scrittore che descrive in maniera brillante, nel suo primo romanzo “Autostop per la notte”,  l’avventura di ragazzo a seguito di un passaggio in macchina da uno sconosciuto, in una Torino dalle mille sfaccettature.   Noi gli abbiamo rivolto qualche domanda per conoscerlo meglio.

“Autostop per la notte”, di Massimo Anania

 

Ciao Massimo, ti diamo il benvenuto nel nostro Blog dove oggi parleremo del tuo romanzo“Autostop per la notte”

Grazie a voi per lo spazio e l’attenzione che mi dedicate.

Il romanzo ha una narrazione avvincente e particolare. Come nasce? Cosa o chi ne ha ispirato la scrittura?

Dovevo scrivere un racconto per un antologia e pensai di raccontare un breve episodio di quando avevo sedici anni. Avevo fatto l’autostop ed ero sceso quasi al volo dalla macchina dopo le avances del conducente. Poi la storia ha preso un’altra strada e io non ho fatto altro che assecondarla.

Anche il titolo è originale. Perché un autostop deve essere “per la notte”?

La notte è intesa come meta da raggiungere, come tempo e spazio da vivere a fondo.

Come mai la scelta di un Io narrante in seconda persona?

La voglia di sperimentare sta alla base di una scelta così difficile e inusuale. Scrivendo ho scoperto che mi piace e credo che la userò ancora.

La tua è una scrittura “visiva”. E’ complicato far si che il lettore abbia il riflesso visivo di ciò che sta leggendo? Quanto può giocare l’immaginazione su questo status mentale?

È complesso perché bisogna trovare il giusto equilibrio tra l’accuratezza delle descrizioni e lo svolgersi dell’azione in modo da non annoiare il lettore e arrivare in modo diretto nella sua immaginazione.

Grazie al passaparola, ai social e ai blog, le recensioni dei libri hanno un effetto molto più diretto ed immediato. Quali sono, secondo te i pregi e i difetti di tutto ciò, e quanto peso hanno rispetto al passato per gli autori emergenti?

Per gli autori emergenti è forse il modo migliore di promuoversi e di farlo in modo gratuito. Per gli esordienti e per gli scrittori che pubblicano con editori medio-piccoli, lo spazio sui mezzi d’informazione ufficiale sono davvero pochi. Per contro possono avere successo prodotti di bassa qualità che però sono stati ben pubblicizzati.

In linea di massima chi scrive è anche un buon lettore. Tu cosa leggi? E quali sono gli autori che hanno ispirato Massimo scrittore?

Ho letto un po’ di tutto, dai classici ai grandi narratori americani e russi. Tra i tanti mi vengono in mente Kerouack, Bunker, Hamsug, Bukowsky, Pirandello e Calvino; ma l’elenco potrebbe andare avanti a lungo.

Ogni romanzo generalmente ha un messaggio celato. Qual è il messaggio di “Autostop per la notte?”

Non c’è un vero e proprio messaggio, ma nelle presentazioni sono stati avviati dibattiti su sicurezza, autostop, droghe e sul lato oscuro di Torino.

Perché lo dovremmo leggere? E soprattutto a che pubblico è diretto?

Parlando con i lettori direi che è adatto ai giovani per contenuto e velocità narrativa e ai meno giovani che, come me, sono cresciuti con il mito dell’autostop.

Se dovessi usare tre aggettivie tre colori per descrivere e motivare “Autostop per la notte” quali potrebbero essere?

Velocità, sorpresa e truffa.

Rosso, nero e grigio.

Hai ricevuto critiche negative e/o costruttive? E complimenti?

Per fortuna le critiche sono tutte positive. Secondo qualcuno avrei potuto sviluppare meglio alcuni tratti della narrazione, ma avrei perso ritmo e, volendo descrivere esclusivamente ciò che vede e prova il protagonista, non avevo molto margine di approfondimento.

Quanto tempo hai dedicato alla stesura del romanzo?

Per la prima stesura mi sono bastati quattordici giorni, la storia mi ha divorato e l’esigenza di scriverla è stata inarrestabile. Poi ho lavorato altri sei mesi su linguaggio e punteggiatura.

Quali difficoltà deve fronteggiare oggi un autore esordiente prima di poter materialmente pubblicare il proprio lavoro?

La difficoltà più grande è quella di trovare un editore disposto a scommettere sul tuo lavoro.

Qual è il tuo sogno nel cassetto? Progetti per il futuro?

Mi piacerebbe vivere con la scrittura, anche se i guadagni sono molto bassi e si vendono pochi libri.

Dove è possibile acquistarlo?

In tutte le librerie e in tutti gli store on-line. C’è anche la versione e-book adatta a tutti i tipi di supporto elettronico.

Ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato e attendiamo il tuo prossimo lavoro.

Grazie a voi per il tempo che mi avete dedicato, e speriamo di sentirci per il prossimo romanzo.

 

Teresa Anania

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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