Intervista a Federico Fabbri

Federico Fabbri, nato nel 1978 a Santa Sofia, nel cuore della Romagna, si avvicina alla scrittura sin da ragazzo, quando inizia a fissare su carta pensieri ed emozioni. Quelle pagine vengono pubblicate, a distanza di anni, nella sua prima raccolta di poesie, “Sino alla fine”, dedicata al ricordo dell’amico fraterno Denis. Segue un secondo lavoro intitolato “PerSino poesie”. Nel 2014 lascia la poesia per cimentarsi in una autobiografia ironica nella quale i confini fra verità e finzione sono molto labili: “La mia vita durata 90 anni”, scritta a 36, finita di scrivere a 37, un’opera che sfugge alle regole della comprensione, che si beffa del tempo, che si riscatta in un finale inaspettato, profondamente radicato. Dopo il grande successo del libro ” A piedi o su rotella la strada è sempre quella” scritto a quattro mani con Giuliana Salvadori, pubblica un romanzo completamente diverso ” L’inferno non ha nuvole”.

Abbiamo parlato con lui e ci ha raccontato di sè e del suo nuovo libro.

L’inferno non ha nuvole la recensione

Benvenuto Federico nel nostro blog, siamo felici di averti con noi.

Il piacere è tutto mio. Grazie per l’opportunità e per la fiducia che mi riservate.

Dopo il grande successo del libro “ A piedi o su rotella la strada è sempre quella” , il cui ricavato è stato completamente devoluto in  beneficenza a favore del centro “ il Piccolo Principe” di Santa Sofia, torni con un romanzo.  Come è nato?

A piedi o su rotella la strada è sempre quella è stato scritto a quattro mani insieme alla mia cara amica Giuliana Salvadori, disabile. Abbiamo venduto 1600 copie e abbiamo donato tutto il ricavato ad un centro socio riabilitativo del mio paese, Santa Sofia. Con l’inferno non ha nuvole non ho fatto altro che continuare l’opera che mi sembrava comunque incompiuta.

Il tuo libro, come tutti i tuoi scritti  sono sempre dedicati a Sino il tuo amico scomparso prematuramente, cosa ha mosso dentro di te, per spingerti a scrivere?

Purtroppo ho cominciato a scrivere, o meglio a pubblicare, dopo la scomparsa del mio amico fraterno Denis Fabbri, per gli amici Sino. voglio semplicemente mantenere vivo il suo ricordo e non solo al mio cuore, ma anche in quelli che non l’hanno mai conosciuto.

Chi è Federico Fabbri uomo e per cosa si differenzia dal Federico Fabbri autore?

C’è poca differenza fra Federico uomo e Federico scrittore. Entrambi sono semplici e sorridenti.

Il tuo nuovo libro “ L’inferno non ha nuvole” parla di amicizia e di diversità, argomenti che ti stanno molto a cuore. Perché?

La diversità è il tema che più mi sta a cuore e ho voluto riproporlo anche in questo che è il mio primo vero romanzo. Vorrei che tutti pensassero che siamo tutti uguali nelle nostre diversità. Lo so che sembra banale, ma purtroppo non tutti la pensano così.

Cosa vuole comunicare il titolo? Perché “ l’Inferno non ha nuvole”?

Inizialmente il romanzo aveva un altro titolo, ovvero Santa Africa, ma insieme alla mia editor, che ringrazio fortemente, abbiamo deciso di dargli maggior impatto con un titolo che ha solo un significato: può essere anche l’inferno, ma non è detto che ci si debba stare male.

La cover ha un impatto visivo molto suggestivo. Come nasce?

Come cover avevo in mente un tramonto, il rosso della sera che lascia la speranza per il giorno dopo e insieme alla mia ragazza, che ringrazio per il continuo appoggio, abbiamo finalmente trovato una fotografia che inizialmente mi ha lasciato senza fiato.

Il libro si divide in due momenti o meglio in due luoghi: Santa Sofia e l’Africa. Perché l’Africa?

La prima parte del romanzo si svolge a Santa Sofia, il mio paese che adoro, mentre la seconda in un Africa che non ho mai visitato. Ho scelto l’Africa perchè è a mio parere il continente che si avvicina di più all’idea che ho dell’inferno. Il protagonista, che sono io, ma nello stesso tempo è Sino, cerca nel deserto africano, per l’esattezza il deserto del Kalahari, di ritrovare se stesso e di dimostrare che l’amicizia la si può trovare in ogni angolo del mondo. Non solo lo penso, ma ne sono fortemente convinto.

In questo momento così difficile per il nostro paese tu parli di accoglienza e diversità, è voluto o il libro ha preso la sua strada da solo?

L’accoglienza e la diversità purtroppo non fanno parte solo di questo periodo storico, ma sono sempre esistite ed è ora che la smettimo di sentirci migliori o peggiori del prossimo. Ognuno ha la sua da dire e dovrebbe essere accolto e benvoluto ovunque.

Il mondo del web è importante per far conoscere nuovi autori, tu come ti rapporti ad esso? E perché dovremmo leggere il tuo libro?

Il web è fondamentale per un signor nessuno come me. A piedi o su rotella la strada è sempre quella non aveva casa editrice e non lo si trovava in libreria, ma grazie al mondo social ha fatto davvero il giro di tutta Italia e ha fatto capolino anche all’estero. Ci vuole pazienza, faccia tosta e tanta determinazione, ma queste cose le ho nel sangue, più che la scrittura. Il libro l’inferno non ha nuvole andrebbe letto per insegnare ai nostri figli e anche a noi stessi che il bene può essere ovunque così come il male. Bisogna solo stare attenti a non confonderli, ma se si usa il cuore non è difficile riuscire a farlo.

Se dovessi attribuire tre aggettivi al tuo libro quale sarebbero? E perché?

Tre aggettivi per il romanzo? Beh, credo speranzioso, intrigante e semplice. Semplice nella prima parte dove parlo di me stesso e della mia piccola grande comunità; intrigante perchè… beh, non posso dirvelo e speranzioso per quanto ho già risposto sopra.

Il tuo prossimo progetto ed il tuo sogno nel cassetto.

ll mio sogno nel cassetto è proprio che l’inferno non abbia più le nuvole che gli si dipingono addosso e non dimentico mai la speranza che a piedi o su rotella la strada sia davvero la stessa. Per il futuro sono combattuto. Ho regalato un libro ad un’associazione benefica che lo pubblicherà senza rivelare chi sia lo scrittore e ho un altro romanzo di più di 600 pagine che aspetta di essere revisionato. Spero tanto che la mia casa editrice, Les Flaneurs di Alessio Rega, possa darmi ancora la fiducia che mi ha riservato sino ad ora.

Ti ringraziamo di essere stato con noi .

Grazie infinite per lo spazio che mi avete concesso e vi invito ad acquistare L’INFERNO NON HA NUVOLE. Non ve ne pentirete. Lo potete trovare su Amazon, su Ibs, sul sito Les Flaneurs e su ordinazione presso tutte le Feltrinelli. Voglio gasarmi un pò, è uscito il 15 febbraio e siamo già alla seconda ristampa e questo solo grazie a voi. Concludo con una frase di Giuliana Salvadori : IL MIGLIORE E’ SEMPRE COLUI CHE USA IL CUORE. Bene, facciamolo tutti insieme e le nuvole non saranno davvero più sopra nessun inferno. grazie ancora

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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