“Il riscatto del destino”, di Grazia Riggio

Il riscatto del destino

Grazia Riggio
Annalisa vive con nel cuore l’angoscia di una violenza subita a soli quindici anni. Ha un sogno, diventare étoile, e a quello si aggrappa con tutte le sue forze, anche quando Paolo, il ragazzo che ama e l’unico a cui è riuscita a raccontare il suo passato, la costringerà ad affrontare un’ulteriore prova. Antonio trova lavoro presso il tribunale dei minori e la realtà che questo nuovo impiego gli fa scoprire, gli farà desiderare di adottare un bambino. La moglie non è della sua stessa idea, e questo porterà i due a un’inevitabile separazione. Cosa hanno in comune queste due storie? Fino a che punto il destino è disposto a spingersi pur di divertirsi a giocare con le loro vite? Riuscirà Annalisa a fare pace con i segreti del suo passato? In un susseguirsi di colpi di scena, i protagonisti scopriranno che il destino è sì beffardo, ma non sempre crudele.

Introduzione

“ Non è nelle stelle che è conservato il destino, ma in noi stessi” (W. Shakespeare)

Aneddoti personali

Quando ci si accosta alla scrittura di un autore, autrice in questo caso, che si conosce personalmente da tanti anni, ci potrebbe essere da entrambe le parti il timore del giudizio. Grazia conosce il mio modo di essere, l’onestà che mi contraddistingue e la schiettezza nell’esporre esattamente ciò che penso senza edulcorare o lodare se non necessario ma esprimendo, ove dovute, quelle critiche costruttive basilari non solo per l’imparzialità del lettore ma fondamentali per chi si approccia alla scrittura e all’editoria entrando per la prima volta in un mondo che dall’esterno appare fatato.

Recensione

Romanzo d’esordio per questa giovane autrice messinese, nel quale si respira attraverso la semplicità del linguaggio, la voglia di riversare su carta quante più idee possibili per catturare l’attenzione del lettore. E ci riesce.  La storia narrata è fluida, scorrevole e la trama ben costruita.  Gli intrecci tra passato e presente intrattengono piacevolmente senza stancare o annoiare; di contro però vi è a volte nel corso del racconto un rincorrersi temporale che oscilla tra flashback e flashforward che rischia di far perdere per pochi istanti il filo conduttore della narrazione principale, inducendo il lettore a fare un salto indietro di qualche pagina.  Annalisa, protagonista principale del romanzo, è poco più che una ragazzina quando il miglior amico del suo fidanzatino abusa di lei lasciandole addosso una cicatrice che l’accompagnerà per tutta la vita. Un segno indelebile che diventerà un fardello pesante e un segreto, non l’unico, che a effetto domino condizionerà la sua esistenza. Annalisa ama la danza e sogna di diventare una “ètoile dell’opera”, ed è proprio all’apice della sua carriera che il passato torna a farle visita in un modo che le stravolgerà e le condizionerà le scelte future. Il destino è crudele, spietato, beffardo a volte, sa togliere ma sa anche restituire; non sempre nei modi e nei tempi che secondo noi dovrebbero essere più opportuni, ma lo fa seguendo regole non scritte, primordiali e imprescindibili dalla nostra volontà. Ma lo fa, principalmente, senza chiedere il permesso tanto meno il consenso e, soprattutto, lo fa al momento giusto, senza preavviso, esattamente nel periodo in cui, pur se inconsapevolmente, “siamo pronti”, comunque, a chiudere un ciclo della nostra vita per proiettarci oltre, con la volontà di rimetterci in gioco senza remore e senza la paura di un passato che, una volta accettato, non ci appartiene più e, pertanto, non potrà più impedirci di vivere appieno il presente con lo sguardo rivolto al futuro.

Conclusioni

Una lettura fresca, fluida, gradevole, poco impegnativa con la quale trascorrere un paio d’ore di piacevole distrazione.  Violenza, abbandono, adozione, sacrifici, sogni, sofferenza, dolore, morte e amore, questi i temi affrontati con estrema naturalezza e senza ostentazione. Mi sembra corretto segnalare la presenza di qualche refuso ortografico che nulla toglie comunque all’insieme del racconto. La nostra autrice, pur mancando ancora di esperienza narrativa,  ha sicuramente la stoffa per continuare a percorrere la strada della scrittura. Lettura consigliata

Teresa Anania

Voto

4/5

Recensione di Teresa Anania

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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