“Germogli… scritti in emozioni”, di Sabrina Santamaria

Germogli di Sabrina Santamaria

Raccontarsi non è semplice ma, ancora più complicato è rileggersi…

“Germogli”, non poteva avere titolo più appropriato questa piccola raccolta epistolare-diaristica romanzata, con la quale, Sabrina Santamaria, giovane autrice e poetessa, brillante, colta e talentuosa, ha fatto nel 2016 il suo ingresso di esordio nel mare magnum della scrittura. In un arco temporale di circa otto mesi, l’autrice affida alla “voce” di Valentina, la protagonista il cui nome salta fuori solo alla fine, i suoi desideri, i suoi pensieri, le sue paure, i suoi sentimenti, le aspettative, la grande voglia di studiare e la sua fame di conoscenza, alle lettere che costei indirizza al suo miglior amico, Antonio, il quale però non risponderà mai… Questo da al lettore l’impressione che si tratti di quel genere di lettere destinate a quell’amico immaginario cui tutti abbiamo più o meno riposto fiducia nel periodo pre-adolescenziale. Quell’amico, cui consegnare i nostri segreti più intimi perché, esattamente come dovrebbe essere l’amicizia, li custodirà, al pari di uno scrigno prezioso, senza tradimenti né giudizi. Dubbi, incertezze, segreti, lacrime, preoccupazioni, gioie, dolori, simpatie e primi amori, voglia di emergere, di riscattarsi, di apprendere ciò che la vita tenta di celare o addolcire, il tutto affidato alle pagine di un diario, perché è esattamente così che ho immaginato, leggendo una frase dopo l’altra, la protagonista, colei che racconta e mette poi sotto chiave e lontano da occhi indiscreti la verità del suo intimo; quella verità racchiusa nel suo cuore e nella sua anima. “Germogli” quindi, come metafora di quel passaggio delicato che così come avviene tra il fiore e il frutto, allo stesso modo è quel viaggio che si compie tra l’adolescenza e l’età adulta. E’ un concentrato di emozioni, dove l’amore è il filo conduttore tra le pagine che spaziano tra desideri, sogni e realtà. Troviamo da un lato l’amore per Osama, un giovane musulmano, misterioso, tenebroso, che l’affascina, l’attrae ma la spaventa e la delude; dall’altro lato l’amore puro, sincero, fraterno, amicale, per Antonio, colui che rappresenta la certezza, l’àncora di salvataggio, il porto sicuro, l’amico vero col quale confidarsi e parlare di tutto senza inibizioni. Ma dove inizia Osama e finisce Antonio? E quanto c’è, dell’uno nell’altro? Uno scritto che pur risentendo della giovane età dell’autrice, è forbito, colto, scorrevole e linguisticamente impeccabile. Una lettura piacevole, un salto nel tempo con quella consapevolezza di un’età adulta che sa farti comprendere e apprezzare le numerose citazioni auliche e i riferimenti a poeti e filosofi per meglio spiegare e rappresentare i propri sentimenti. Si mette a nudo l’autrice e arriva direttamente al cuore di chi legge, inducendolo a profonde riflessioni sulla vita e su quanto, a volte, basterebbe realizzare pochi sogni per essere felici e appagati. Ciò a cui punta questo piccolo “romanzo” è la forza che ognuno di noi possiede e che è l’unica arma cui aggrapparsi, per non farsi mai distrarre dai propri obiettivi; quella forza necessaria a rialzarsi dopo ogni sconfitta, dopo ogni delusione e che serve a dare la spinta a fare di più e meglio, a competere con le proprie capacità, mettendosi costantemente in gioco , sfidandosi ogni giorno senza gettare mai la spugna, perché, a volte, i primi ad avere poca considerazione delle, e nelle, nostre potenzialità siamo proprio noi stessi… Potrebbe sembrare di primo acchito, uno scritto infantile, ingenuo, lapalissiano ma, al contrario, l’autrice affronta in maniera semplice ma non semplicistica, tematiche e problematiche sempre più attuali, spaziando dalle differenze culturali e religiose all’emigrazione, dalle difficoltà economiche ai salti generazionali, fino ad approdare ai conflitti personali e interiori dove i sentimenti spesso fanno a pugni con la ragione.

Una lettura che mi sento di consigliare a tutti, giovani e meno giovani, e a tutti coloro che abbiano voglia di “vedere” con occhi adulti, ciò che da adolescenti hanno solo “guardato”…

Teresa Anania

Titolo: Germogli… scritti in emozioni

Autore: Sabrina Santamaria

Editore: Di Nicolò Edizioni

Anno: 2016

Pagg: 62-Brossura

Prezzo: €. 10,00

Sabrina Santamaria è nata a Messina il 27/04/1994. Fin da ragazzina amava la letteratura italiana ed europea. Nel 2016 ha pubblicato un epistolare di stampo diaristico che si intitola “Germogli… scritti in emozioni” edito da Di Nicolò Edizioni. L’attrazione per le Scienze umane le ha fatto conseguire la laurea in Scienze della Formazione e della Comunicazione a Messina nel 2017. Attualmente è laureanda alla laurea Magistrale di Scienze Pedagogiche. Nel tempo libero si diletta a scrivere recensioni e intervista poeti e scrittori contemporanei per il blog “Verso – Spazio letterario indipendente”. Da qualche anno si cimenta a scrivere poesie, dal 2017 il Cavaliere della Repubblica Italiana Silvano Bortolazzi l’ha nominata Membro Onorario dell’Unione Mondiale dei Poeti. Dal 2018 è Scudiero dell’Unione Mondiale dei Poeti e la casa editrice Kimerik ha pubblicato una sua poesia dal titolo “La libertà del poeta” nella raccolta “Unione Mondiale dei Poeti 2018”.

TRAMA

Le lettere raccolte in questo breve lavoro, rappresentano un viaggio, a mio giudizio reale, dall’adolescenza alla maturità. Chi scrive è una ragazza in cerca di sé, che si dibatte tra il sogno di un amore e il desiderio caparbio di affermarsi e realizzarsi attraverso lo studio che, come dimostrano le frequenti citazioni letterarie, ha costituito per lei, negli anni dell’adolescenza appena trascorsa, un appiglio sicuro, una valvola di scarico, una speranza di vita migliore. La nostra protagonista è stata una di quegli studenti, come ancora se ne incontrano nelle aule scolastiche, che ha interiorizzato certe letture e le ha fatte sue, tanto da ripetere le parole di poeti e filosofi per esemplificare certe sue emozioni. A volte addirittura, in alcune lettere, “ruba” le espressioni dei grandi, da Petrarca a Platone, perché il suo stato d’animo del momento esige uno scarto linguistico raffinatissimo.

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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