Fontaine Blanche di Maria Rosaria Pugliese

 

Fontaine Blanche è certamente il romanzo della scelta, dei tormenti interiori, delle scelte difficili , della speranza del perdono da Dio e dagli uomini.

Un argomento scottante , fonte di annose discussioni: il  celibato dei sacerdoti. I sensi di colpa, essere abiurati da tutti gli organi ecclesiastici, che da sempre rappresentano il solo punto di riferimento nel mondo per chi da giovanissimo crede di avere avuto una chiamata assoluta, studia in seminario, trascorre tutta la vita sotto l’egida ecclesiastica, che in fondo diventa una sorta di famiglia ,fino alla cancellazione totale nel momento della scelta. Ci sono tantissimi sacerdoti che per evitare questo ostracismo decidono di vivere nella menzogna e nel sotterfugio, quando il cuore decide in maniera diversa, all’improvviso come un fulmine a ciel sereno viene fuori l’umanità, la debolezza, l’amore per una donna che non ti fa più ragionare ti mette in una posizione difficile; il senso di colpa prende tutta la tua vita, non ti senti più degno di usare i paramenti sacri che pure sono stati una scelta convinta e l’umanità prende il sopravvento, l’essere uomo provare dei sentimenti umani, innamorarsi in maniera pulita ed esclusiva di una donna, essere per sempre divisi tra amore spirituale e amore terreno.

L’autrice in questo interessante libro, affronta con delicatezza e senza alcuna morbosità la scelta di essere un uomo onesto e non vivere nella menzogna, scegliere la vita con la donna amata ed il suo adorato bambino, formare una famiglia, dopo attente riflessioni, dopo la ricerca dentro di sé di quel Dio che non basta più a renderti felice. La consapevolezza che l’amore non può mai essere un male se sincero  e pulito; e lo fa attraverso la storia di Alexandre, figlio di un benestante viticoltore che, giovanissimo decide di intraprendere la via del sacerdozio, nonostante il dolore dei suoi genitori che desideravano ben altro per lui, ma è un bravo figlio ed una brava persona , con convinzione compie la sua scelta, compie gli studi in seminario dove la prima cosa che inculcano è che la donna è da sfuggire rappresenta il demonio tentatore, dove insegnano l’ubbidienza ed il pensare ciò che la dottrina insegna. Il giovane nonostante sia un ragazzo colto , amante della lettura sin da piccolo, da quando suo nonno leggeva storie per lui , va avanti nella sua scelta fino al sacerdozio e l’assegnazione in una povera parrocchia della campagna francese, dove il giovane “pere” come lo chiamano i suoi compaesani è amato e benvoluto da tutti, perché non esita a dare una mano anche con il lavoro fisico , aiuta concretamente gli abitanti del paesino che presi dalla difficoltà di andare avanti nella loro misera vita, danno poco peso alla vita spirituale e frequentano poco o quasi per niente la piccola chiesa di campagna, ma Alexandre riesce a farsi pastore tra gli umili , aiutandoli nelle necessità giornaliere. La vita continua in una routine soddisfacente per tutti, finché nel piccolo paesino non arriva Martine con il suo bambino, una giovane donna che ha dovuto rinunciare a tutti i suoi sogni, per la nascita del suo bambino, la ragazza era una promettente violinista. Sin da subito tra padre Alexandre e Martine si crea quel filo che tiene uniti due cuori per sempre. La scelta è difficile ma l’amore è troppo forte per avere ripensamenti. Ma si dice che gli Dei riprendono quello che gli è stato rubato in qualche maniera e la felicità è troppo breve. Ben presto arriva il tormento dell’anima, la ricerca di solitudine, uno scappare continuo da tutti in una vita errabonda per ritrovare se stesso per vincere il senso di colpa verso la sua Martine con un unico peccato : essersi innamorata di un uomo che apparteneva a Dio. Nella seconda parte del libro assistiamo al tormento , al desiderio d’espiazione , ad un vagare senza meta ,a condannarsi ad un moto perpetuo senza affetti ed amici , in una autopunizione perpetua.

“Devo aver stampato sul viso una solitudine disumana se chiunque incontro mi propone la sua compagnia” rifletteva Alexandre calpestando il suolo dove batteva il cuore corsaro dei bretoni.

Con una scrittura fluida e di qualità l’ottima Maria Rosaria Pugliese affronta questo difficile tema con delicatezza, soffermandosi esclusivamente ai moti dell’anima, ai tormenti interiori, un quadro psicologico del protagonista assoluto Alexandre, che sceglie; una scelta  dura e non scevra da pentimenti, non per la scelta in se ma per le conseguenze sulla persona amata, un percorso autopunitivo, fino ad arrivare ad accettarsi per quello che si è, nella piena consapevolezza. Un libro psicologico che affronta dalle più diverse sfaccettature, un problema molto attuale e sentito all’interno della comunità ecclesiastica: il celibato dei ministri di Dio, che se solo fosse eliminato forse tante vite vissute nell’ombra non ci sarebbero, tanti sacerdoti che non osano scegliere, ed allo stesso tempo non ci sarebbero tante rinunce, come negli ultimi anni.

Un libro da leggere sicuramente, io lo consiglio vivamente.

Elisa Santucci

Titolo: Fontaine Blanche

Autore: Maria Rosaria Pugliese

Editore : Homo Scrivens

Collana : Dieci

EAN :9788832780468

Prezzo : € 15

MARIA ROSARIA PUGLIESE
è nata e vive a Napoli. Con la prima edizione di Pazienti smarriti (2010) è stata finalista al Premio Rea e al Premio Giovane Holden (2011) e semifinalista al concorso What Women Write indetto dalla Mondadori. Nel 2014 ha pubblicato Carretera. Quattordici storie strada facendo (go-Ware Edizioni, in formato cartaceo ed e-book). Collabora a siti e riviste on line ed è fra gli autori dell’Enciclopedia degli scrittori inesistenti 2.0 (Homo Scrivens 2012).

La descrizione del libro

Alexandre Milleret è colto e attraente, dalla naturale inclinazione salvifica. Martine Bertaux è una musicista bella e sventurata, che sotto l’apparente fermo coraggio cela un disperato bisogno di protezione. Nella storia universale dei sentimenti è inevitabile che due persone così si sentano reciprocamente attratte. Ma Alexandre è un prete, e la sua vocazione è radicata in lui al pari dei valori della dignità e dell’onore. Sullo sfondo la Francia dei pays: la Borgogna dalle case a graticcio e i vigneti: la ventosa Piccardia dai sapori forti; l’irrequieta Normandia, terra di corsari e di artisti, con le sue spettacolari maree.

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.