E lo chiamano amore di Annamaria Vargiù

E lo chiamano amore

Annamaria Vargiù
Quelli di “E lo chiamano amore” sono amori fatti di sopraffazione e violenza, sia fisica che psicologica. Sono turpi, dolci illusioni che si trasformano in incubi. E sono oscuri. Amori che si presentano affascinanti e seducenti e finiscono poi per aggrapparsi alla vittima e succhiarne la linfa vitale. Con questa raccolta, Annamaria Vargiù ci presenta sapientemente la faccia più spietata di un sentimento crudele che usurpa il nome di amore. E che spesso costringe al silenzio le stesse vittime.

Introduzione

Annamaria Vargiù è nata e vive a Napoli dove insegna Lingua e Letteratura Francese in un liceo. Ha pubblicato il suo romanzo “E lo chiamano amore” nel dicembre del 2017 con Porto Seguro Editore.

Aneddoti personali

Amore…una parola che riporta il pensiero a un magico idillio. Ma cos’è l’amore? L’amore è libertà, non possesso; condivisione, non egoismo; accettazione, non oppressione; intesa, non menefreghismo; lealtà, non inganno. È la fusione di anime che si predispongono a guardare nella stessa direzione, puntando a interessi comuni, con rispetto, fiducia, autenticità, consapevolezza

Recensione

Ci sono letture di immensa profondità, a tratti dilanianti, feroci, devastanti e terribilmente vere. E questo è il romanzo di Annamaria Vargiù, “E lo chiamano amore”, che pone l’attenzione sui rapporti basati su un sentimento malsano, distorto, che con troppa superficialità viene chiamato “amore”. Un romanzo suddiviso in nove storie, tutte differenti ma con un unico denominatore comune: l’amore, quello violento, che destabilizza, ferisce, denigra, umilia.
Storie che declinano questo sentimento a trecentosessanta gradi, quindi ci si riferisce alle coppie ma, di rimando, si estende anche all’amore fraterno, genitoriale, amicale. Storie che raccontano violenze fisiche e psicologiche, spesso legate a un’idea di amore che poi, finisce per rivelarsi un inferno.
“…le dedicava attenzioni che lei, nel suo desiderio di tenerezza scambiava per tale.”
“Le tue carezze erano state per me, per tanto tempo, il lieve, dolce massaggio dell’onda. Mi cullavano con delicatezza e mi rendevano felice, mi facevano sentire unica, importante. Non mi accorgevo che ognuna mi portava via una briciola d’anima.”
Storie in cui spesso la vittima arriva a colpevolizzarsi, ad avere una paura terribile, rendendosi incapace di ribellarsi, di confidarsi con altre persone, e si lascia inconsapevolmente privare della propria linfa vitale, della propria, reale esistenza.
“Un terrore cieco che ti attanaglia le viscere, una sensazione di soffocamento, una strada buia e pericolosa senza via d’uscita.”

Conclusioni

È questo un libro che mi sento di consigliare a tutti, indistintamente e vivamente. Scatena una moltitudine di sentimenti e di emozioni che, a loro volta, danno vita a molti, moltissimi spunti di riflessione. Uno tra tutti, il mio personale: dobbiamo imparare ad educare e ad educarci all’affettività in generale e all’amore nello specifico, inteso nell’accezione più profonda del termine. Dobbiamo imparare ad accettare il fatto che alcuni rapporti possano esaurirsi, ma ciò non vuol dire che la vita sia finita. E dobbiamo imparare a rispettarci e ad amarci al punto tale da avere la forza e il coraggio di chiudere un rapporto quando raggiungiamo la consapevolezza che lo stesso non ci risuona più.

Citazioni

“In un attimo divenni grande, io che per te non ero mai stata bambina, papà.”

Le sevizie diventavano sempre più selvagge e fantasiose, tanto che il suo volto aveva cambiato colore e stava diventando livido, a volte dopo un maltrattamento inflitto con più furia era costretto a stendersi e a riprendersi dall’affanno che lo scombussolava.

Recensione di Fabiana Manna

Pubblicato da Fabiana Manna

Salve! Sono Fabiana Manna e adoro i libri, l’arte, la musica e i viaggi. Amo la lettura in ogni sua forma, anche se prediligo i thriller, i gialli e i romanzi a sfondo psicologico. Sono assolutamente entusiasta dell’idea della condivisione delle emozioni, delle impressioni e delle percezioni che scaturiscono dalla lettura e dalla cultura. Spero di essere una buona compagna di viaggio!

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