Come sciacalli senza cuore di Alberto Alessi

Come sciacalli senza cuore di Alberto Alessi

Alberto Alessi
Il 5 aprile del 1994, il giorno della morte di Kurt Cobain, cinque persone che con la letteratura hanno poco o niente a che fare, decidono di fondare una casa editrice. La loro strategia è semplice: chiedere agli autori di pagare per essere pubblicati. Il sistema funziona, gli scrittori accettano e sembrano pure essere dotati di talento, le vendite vanno a gonfie vele, ogni libro, che sia un saggio, un thriller, un romanzo epistolare, diventa un caso editoriale. Purtroppo, ogni volta che un autore riesce a trasformare il proprio sogno in realtà, ovvero il proprio manoscritto in libro, muore. Superando la struttura e la narrazione convenzionali, l’autore compone la trama come un mosaico, alternando la classica narrazione a frammenti di opere, articoli di giornale, lettere, recensioni, verbali di polizia ecc. “Come sciacalli senza cuore” non è soltanto uno spietato atto d’accusa contro il fenomeno dell’editoria a pagamento, ma una critica sociale di ampio respiro.

Introduzione

Lo sciacallo è un individuo losco che per vivere sfrutta le sventure altrui. Il romanzo è infatti un thriller che ha come oggetto lo sciacallaggio delle case editrici a pagamento che spennano giovani emergenti autori, al fine di spillare più soldi possibili senza poi fargli ottenere alcun successo.

Aneddoti personali

Questo libro è nato perché lo scrittore voleva creare un parallelismo tra la piaga dell’editoria a pagamento e la morte della letteratura, se non della cultura in generale, quindi la sua intenzione è quella di sovrapporre una morte metaforica alla morte fisica.
Una chicca svelata dall’autore: “i nomi dei cinque componenti della casa editrice sono anagrammi di poeti rock italiani contemporanei, mentre i nomi di tutti gli altri personaggi sono anagrammi di scrittori famosi, italiani e stranieri.”

Recensione

Come sciacalli senza cuore è un thriller ove l’autore punta il dito verso il fenomeno sempre esistito delle case editrici a pagamento, ove editori senza scrupoli si arricchiscono grazie ai soldi ricevuti da giovani ingenui autori o comunque autori troppo convinti di essere grandi scrittori al fine di permettere loro di pubblicare i loro romanzi, facendo leva sulla loro ambizione, oppure sulla loro voglia di apparire, obbligandoli per contratto a comprare copie stampate del loro stesso lavoro per distribuirle ad amici e parenti.
Il romanzo è ambientato negli anni ’90 e precisamente a Castelfranco Veneto dove cinque soci fondano una casa editrice al fine di sfruttare ignari autori e spillare loro quanti più soldi possibili. Persone disoneste e pronte a compiere qualsiasi nefandezza solo per il vile denaro, ad un certo punto, però, la narrazione si tinge di giallo perché ogni autore dopo la pubblicazione del suo libro muore, apparentemente per cause naturali o suicidio, ma strada facendo si scoprirà che dietro queste misteriose morti si cela ben altro.
Devo dire che il romanzo è molto particolare non solo per la struttura a dir poco singolare ma anche per la narrazione che oltre a seguire il filo della storia con i protagonisti, è arricchita da spezzoni delle pubblicazioni degli autori, recensioni, interviste, verbali di polizia, ecc…
Inoltre, a rendere questo libro ancora più interessante sono gli intrecci dei protagonisti, le loro manovre sottobanco per raggirare i propri clienti, insomma un thriller ad effetto con una trama serrata che colpisce il lettore sin dalle prime pagine e lo tiene incollato sino all’ultima pagina.
Lo stile ad ogni modo è scorrevole e lineare ed è velato da una leggera vena umoristica che rende il racconto interessante e mai scontato e anche se il messaggio finale non è positivo, il lettore non deve lasciarsi scoraggiare, perché in fondo questa è una storia e come tutte le storie, non è l’unica faccia della medaglia.
Grace Di Mauro

Conclusioni

Se vi incuriosisce la realtà che si cela dietro l’editoria, se apprezzate la sperimentazione di processi narrativi non tradizionali ma, al contempo, l’uso impeccabile della lingua italiana, allora “Sciacalli senza cuore” è stato scritto per voi.

Voto

5/5

Citazioni

“La domanda che fa cadere tutto è: se uno non può permettersi di pagare? Il paradosso è che uno può anche scrivere un libro geniale, meritevole, ma se non può pagare per farsi pubblicare, si attacca.
E invece quelli che pubblicano così, gli basta un requisito: avere soldi. La base del capitalismo.”

Recensione di Grace Di Mauro

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