Carlo Antoni – un filosofo liberista, di Francesco Postorino

Autore: Francesco Postorino

Titolo: Carlo Antoni, Un filosofo liberista

Editore: Rubbettino

Collana: La Politica

Anno: 2016

Pagg. 162-Brossura

Prezzo:€. 14,00

 

Francesco Postorino, avvia in questo saggio politico-filosofico, un processo di riscoperta della filosofia italiana del Novecento e lo fa partendo appunto da Carlo Antoni, discepolo di Benedetto Croce, sottolineando come vi sia comunque un divario di pensiero dall’uno all’altro.  Tutto si concentra intorno al rapporto che sussiste tra l’individuo e la storia.  La libertà creatrice dell’individuo, secondo Antoni, non viene dominata dalla storia ma è un processo che si compie all’interno dell’individuo stesso. L’individuo non subisce la storia ma la governa, ne diventa il regista; è messo in condizione di poter esprimere la propria individualità. Non è un caso, a mio avviso, la scelta della copertina del libro, dove in una natura che dai colori potrebbe far pensare ad un principio d’autunno, si ergono le rovine di quella che sembrerebbe essere stata una chiesa o, comunque, un luogo di culto, ai piedi delle quali si possono osservare una casa e due figure umane quasi intente a contemplare ciò che sta intorno. Ed è, appunto,l’esempio della teoria di Antoni e cioè che sia l’uomo, l’individuo, a possedere la storia e non il contrario.  L’individuo visto come universo.   L’autore divide in due il suo saggio: filosofia e politica , che sono comunque connessi in maniera inscindibile.   Si affrontano i concetti di bellezza, poesia, estetica, arte. Secondo Antoni tutti siamo potenzialmente artisti, poiché l’arte è ovunque.

“… L’arte vera non crea sciocchi disequilibri, costruisce e ricostruisce un’ondata democratica pronta a coinvolgere chiunque abbia passione nell’esplicitare  il proprio intimo in virtù di esperienze mondane. Inoltre non vi sono giudici dell’arte  che decretano la natura e la buona qualità di un’opera , pur potendo e dovendo contribuire,per dir così, al festival dello spirito, immergendosi nella produzione estetica come se fosse la loro. Tutti fanno o dovrebbero fare arte. ….”

L’arte di Antoni spazia tra realtà e immaginazione, nasce e muore, è una sorta di concetto astratto, non ha confini; non è un’arte romantica, non suscita emozioni e non può avere confronti. E’ direttamente connessa all’utile ed è la dimensione di quell’ IO-Bambino dove immaginazione, fantasia e realtà si fondono nella ricerca di quel “fanciullino” di pascoliana memoria in contrapposizione, ma pur sempre l’altro lato della stessa medaglia, al “super-uomo” dannunziano.   Non mi dilungo entrando nel vivo del  pensiero politico-filosofico che l’autore ha trattato brillantemente con un linguaggio scorrevole e per nulla ostico come si potrebbe pensare. Certo non si tratta di un argomento semplice, soprattutto per chi non ha almeno un minimo di infarinatura di filosofia quanto meno scolastica. Ma possedendo solo una base scolastica, mi perdoneranno, pertanto, l’autore nonché gli esperti del settore  se non saranno state colte appieno i concetti relativi al pensiero Antoniano, ma sicuramente Francesco Postorino è riuscito nell’intento di far conoscere un pensatore sottovalutato oltre che ignorato.

Teresa Anania

Francesco Postorino è Ph.D. in filosofia politica e morale. Ha approfondito le sue ricerche presso l’Università Paris 1-Sorbonne. Si occupa soprattutto di neoidealismo italiano ed europeo e di socialismo liberale. Collabora con alcune riviste scientifiche e alle pagine culturali dei quotidiani. Tra le pubblicazioni recenti: Carlo Antoni. Un filosofo liberista, pref. di Serge Audier (Rubbettino); Democrazia in Lessico Crociano (La Scuola di Pitagora ed.);  Bobbio et le marxisme   (“Droit&Philosophie”).

 

TRAMA:

In un continuo confronto con la lezione storicista di Benedetto Croce, viene qui presentata l’opera filosofica e politica di Carlo Antoni. La tesi di fondo è che il linguaggio teoretico del pensatore triestino condiziona le sue scelte politiche. La filosofia di Antoni, infatti, si pone in esplicita contrapposizione al modello “agnostico” del Partito liberale rifondato e presieduto da Croce. Antoni imprime una originale direzione progressiva al liberalismo politico, sebbene inserita – con vistose difficoltà ermeneutiche nelle maglie circolari dello spiritualismo crociano e, per alcuni anni, nello stesso Partito liberale. Il suo ritorno a Kant riabilita l’immagine di un individuo che si storicizza e non si storicizza. Un individuo che si riappropria della sua vocazione giusnaturalistica replicando con robustezza morale alle filosofie dell'”angoscia”. La sua Estetica vuole ridimensionare le ferite inferte da un utilitarismo spregiudicato, in nome di un fanciullo artista che, nella sua ingenua verità, si distrae anzitutto dal “Si dice” della folla e insegue la risposta interiore. Prefazione di erge Audier.

 

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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