Buon compleanno, NAPOLI!

Mia nonna era solita dire: “ogni anno è un anno….” e questo prevalentemente in occasione del suo compleanno. Ma pensiamo di essere gli unici a sommare primavere? No, assolutamente! Oggi tocca anche alla città di Napoli o Neapolis (città nuova), che pare possa spegnere ben 2494 candeline! Dico pare, perché sostanzialmente non ci sono fonti certe sul periodo esatto della sua fondazione.

Il 21 dicembre del 475 a. C. è una data scelta in modo simbolico, perché coincide con l’arrivo del solstizio d’inverno. Gli antichi tendevano a porre la prima pietra di una nuova città sempre in concomitanza con questi importanti eventi astrali, in segno di buon auspicio.
Dicearco da Messina scriveva:

“Nell’inverno del primo anno della settantasettesima Olimpiade al cominciare del giorno nel quale il sole, sorgendo, irradia dal punto dell’orizzonte più vicino al mezzogiorno essendo stati assoggettati alla giurisdizione cumana gli abitanti di Partenope, noi cittadini e soldati di Cuma, sotto la guida del nobile e saggio Ileotimo, figlio di Timanore, esperto nella sapienza di Pitagora, abbiamo risalito all’alba il sovrastante colle fino alla sua vetta, allo scopo di prendere gli auspici per la fondazione di una nuova città in un sito più ampio ed agevole di quello che chiamano Euploia, ove è ristretto l’abitato di Partenope.”

Avvolta da un velo suggestivo di miti e narrazioni tradizionali, di storia e avvenimenti, Napoli è certamente una delle città più antica dell’Occidente. La leggenda maggiormente accreditata è quella relativa alla mitica sirena Parthenope che, vittima dell’astuzia di Ulisse, abbandonò infuriata il temibile scoglio delle sirene per giungere all’isolotto di Megaride, che oggi accoglie il noto Borgo Marinaro.
Ma la ricerca storica ha saputo donarci qualche certezza maggiore: pare che intorno al IX secolo a. C., alcuni viaggiatori e mercanti provenienti dall’antica Grecia e dall’Anatolia, attratti dalle ricchezze minerarie dell’alto Tirreno, avessero fondato una prima colonia a Pithecusa (l’attuale isola di Ischia) spostandosi poi sul litorale flegreo dove sorse Cuma. Nel V secolo a. C., la colonia greca che viveva su quello che oggi è il monte Echia e la zona di Pizzofalcone, fu cacciata in seguito all’instaurazione della dittatura, spostandosi nell’area che oggi corrisponde al Centro Storico, fondando quindi una “nea polis”, una nuova città, così chiamata per distinguerla dal vecchio nucleo chiamato “Palepolis”, città antica.
Nella seconda metà del IV secolo a. C., fu assediata da Roma che la costrinse ad accettare, nel 326, un trattato (foedus neapolitanum) che pur lasciandole alcune libertà, le imponeva comunque l’egemonia romana.
Quindi la città si trasformò da greca in romana e rimase sotto il controllo di quest’ultima per gran parte del periodo del Medioevo. Dopo la conquista dei romani, Napoli diventò il punto di riferimento del meridione, con le costruzioni delle splendide ville di imperatori e patrizi.
Seguirono poi i normanni, gli svevi, gli angioini, gli aragonesi, gli spagnoli, gli austriaci e i francesi, fino ad arrivare ai Borboni.
In quasi 2500 anni di storia, tra dominazioni e culture diverse, tra contraddizioni e paradossi, tra difficoltà e luoghi comuni, la nostra amata città vanta un patrimonio culturale, artistico, letterario, culinario quasi incomparabile e il suo popolo, passionale e “carnale”, si è lasciato forgiare da tradizioni, usi e costumi sublimandoli in modo eccelso.
Un vero e proprio museo a cielo aperto, la cui atmosfera, particolare e irripetibile, ammalia il cuore e rinvigorisce l’anima.
Auguri di cuore, cara Napoli!

“Napoli è una città che brulica di vita e di storia, ha avuto un passato grandioso e ha energie non solo per partecipare a un futuro, ma anche per precederlo. Il popolo napoletano con le sue mille risorse, la sua capacità di adattamento e il suo ingegno ha dato prova di saper affrontare qualsiasi avversità e di saper costruire il futuro.”
Erri De Luca

“I napoletani discendono dagli dèi, questa è la verità, non sono né greci né oschi né romani, sono dèi. Che per vivere sulla terra si sono fatti come siamo; un misto di spirito attico grazie agli ateniesi, di tenacia al lavoro osca, di intelligenza indulgente ed acuta quale si conviene ad esseri divini.”
Paolo Monelli

“Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’universo.”
Stendhal

“Se ci fosse una capitale dell’anima, a metà tra oriente e occidente, tra sensi e filosofia, tra onore e imbroglio, avrebbe sede qui. Nel mezzo della città si apre via Spaccanapoli, un rettilineo di più di un chilometro, stretto e vociante, che divide in due l’enorme agglomerato. È il cuore di questa babele della storia.”
Stanislao Nievo

“Napoli è la più misteriosa città d’Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. È la sola città del mondo che non è affondata nell’immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è stata mai sepolta. Non è una città: è un mondo. Il mondo antico, precristiano, rimasto intatto alla superficie del mondo moderno.”
Curzio Malaparte

Fabiana Manna

Pubblicato da Fabiana Manna

Salve! Sono Fabiana Manna e adoro i libri, l’arte, la musica e i viaggi. Amo la lettura in ogni sua forma, anche se prediligo i thriller, i gialli e i romanzi a sfondo psicologico. Sono assolutamente entusiasta dell’idea della condivisione delle emozioni, delle impressioni e delle percezioni che scaturiscono dalla lettura e dalla cultura. Spero di essere una buona compagna di viaggio!

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