Blog Tour – L’usurpatore di Emanuele Rizzardi

Comincia oggi una nuova avventura il blog tour del libro L’usurpatore di Emanuele Rizzardi. Oggi è la prima tappa : La recensione.

Nessuna guerra ha mai generato realmente gloria e successi. Nessuno mai ha veramente vinto. Nessuno mai è stato capace di uscirne VIVO…

Tessalonica, gennaio 1324. Alessio Filantropeno è raggiunto dai soldati di suo zio, il basileus Andronico II Paleologo, che lo sollecitano a prepararsi perché l’indomani dovrà essere scortato a Costantinopoli. La sua ora è giunta e, prevedendo un destino funesto anche se da lui anelato, decide di scrivere una lettera a suo figlio Michele, accorata, sincera, straziante. Un’epistola lunga e definitiva, nella quale Alessio parla di se al figlio con amore paterno, descrivendo le sue gesta di condottiero onesto, leale, impavido e ragionevole, ma anche dei suoi stati d’animo di uomo, marito e padre.

“La mia storia inizia qui, in questa stessa città di sarti e mercanti nella quale ho passato praticamente tutta la vita. Tu eri ancora ben lontano dal nascere, io ero giovane e forte, con le spalle larghe e la schiena dritta ed ero uno stimato capitano al servizio del’Impero dei Romani, quando ancora svettavano a testa alta le bandiere con l’aquila d’oro e la croce della nostra famiglia…”

La situazione in Asia minore era estremamente compromessa: le città indebolite erano soggette a continue razzie da parte dei Turchi: massacri, stupri e violenze di ogni genere venivano esercitate ai danni di una popolazione inerme, stremata e impaurita. Occorreva ripristinare l’ordine e, pertanto, nel gennaio del 1293, Andronico si reca a casa di suo nipote Alessio esortandolo a partire per quelle terre martoriate in veste di “doux” d’Asia. Ignaro di ciò che realmente lo attendeva, il giovane comandante parte con un misero esercito, un migliaio di persone dalle età più disparate.

“C’erano dai giovinetti dell’età di tua madre a uomini vecchi e grinzosi, che avevano più di cinquant’anni, ma nessuno di loro sembrava un vero soldato, glielo leggevo negli occhi. Ero giovane, ma abbastanza sveglio da capire quando uno era avvezzo a usare la zappa piuttosto che la lancia. Il loro equipaggiamento lasciava alquanto a desiderare: le squame delle armature erano rugginose e vecchie, spade e lance non vedevano un fabbro da una generazione, gli scudi avevano più buchi che legno ed erano sbiaditi dal tempo, tanto che i disegni su di essi non erano che vaghe ombre o sbavature di colore.”

Grazie alla sua intelligenza, alle sue qualità di abile stratega, al senso di umanità e di giustizia, Alessio porta al suo attivo diverse vittorie nella valle del fiume Meandro, conquista la fiducia di molti Turchi che si uniscono al suo esercito e ne trae molti prigionieri, tanto che un suo amico scrisse che “una pecora costava di più di un prigioniero musulmano”.
Ma la gloria genera invidia, feroce e implacabile, e il “doux” d’Asia, amato e ritenuto generale invitto e difensore dei deboli al punto tale da essere stato nominato come nuovo basileus, sarà costretto a interfacciarsi con una realtà inaspettata e vile che gli si “ritorse contro come un coltello a doppia lama…”

Il romanzo di Emanuele Rizzardi è al tempo stesso articolato e scorrevole. Ogni elemento è descritto con dovizia di particolari: luoghi, personaggi, battaglie, stati d’animo, emozioni, arrivano al lettore senza filtri, come un profondo “sentire”. Lo scrittore è riuscito a creare un perfetto equilibrio tra le tipiche vicissitudini della guerra con il lato umano e indulgente: morti atroci, odio, intrighi, devastazioni, si alternano in una magistrale proporzione alla paura, alla pietà, alla delusione, alla rassegnazione, al senso di giustizia e di rettitudine, che faranno da sfondo ad uno sviluppo personale senza eguali. Un libro complesso e realistico, che tiene il lettore incollato pagina dopo pagina, con il fiato sospeso e con le emozioni che volano alte.

“L’Usurpatore” è un romanzo che lascia il segno! Uno straordinario tuffo nel passato che rievoca le guerre turco-bizantine come forse mai abbiamo avuto modo di fare. Una lettura che mi sento di consigliare vivamente a tutti!

CITAZIONI

“Nulla unisce meglio gli uomini del vino e nulla li separa più del potere…forse solo le donne.”

“Alcuni non riuscivano a tenersi gli intestini in corpo, altri erano spappolati all’interno e agonizzavano rumorosamente, affogando nel loro stesso sangue.”

“La guerra è guerra per tutti. Non ci sono buoni o cattivi, ognuno lotta per la sua sopravvivenza.”

“Sangue, teste e parti maciullate di corpi divennero il tappeto di benvenuto per i nostri soldati.”

“La guerra, figlio mio, la guerra ti cambia per sempre, ricordalo. E l’Asia, l’Asia ti entra dritta nelle budella.”

Fabiana Manna

Titolo : L’usurpatore

Autore : Emanuele Rizzardi

Editore : StreetLib

EAN: 9788835381006

Prezzo : 16.99

Sinossi

Gli ultimi anni del ‘200 sono durissimi per il già provato Impero Bizantino, recentemente ricostituitosi a Costantinopoli, sotto la spregiudicata e agguerrita famiglia dei Paleologi. Quel che rimane delle ricche province d’Asia Minore è caduto nell’anarchia. Bande di razziatori turchi, avide di bottino e terre, saccheggiano ripetutamente le campagne, costringendo i cittadini dell’impero a tentare una disperata fuga verso la costa o ad arroccarsi dietro alle mura di antiche e solide fortezze. Nel frattempo Karman Bey, signore musulmano di Mileto, aumenta il suo potere a dismisura e raduna un esercito abbastanza grande da convincere la corte di Costantinopoli a rispondere con ogni mezzo a sua disposizione. Il sogno turco di conquistare la “regina delle città” sembra poter diventare una triste realtà. il Basileus Andronico II ripone le sue speranze nel giovane nipote Alessio Filantropeno, incaricandolo di porre definitivamente fine alla pressione nemica e conservare quanto rimasto, prima che sia troppo tardi. Alessio, euforico all’idea di mettere in mostra le proprie qualità come comandante militare, scoprirà che gli intrighi, i giochi di potere e la guerra hanno sempre un prezzo da pagare, e le sue illusioni giovanili andranno incontro ad una realtà amara.

Pubblicato da Fabiana Manna

Salve! Sono Fabiana Manna e adoro i libri, l’arte, la musica e i viaggi. Amo la lettura in ogni sua forma, anche se prediligo i thriller, i gialli e i romanzi a sfondo psicologico. Sono assolutamente entusiasta dell’idea della condivisione delle emozioni, delle impressioni e delle percezioni che scaturiscono dalla lettura e dalla cultura. Spero di essere una buona compagna di viaggio!

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