Alice Silvia Morelli si racconta al Mondo Incantato dei libri

Alice Silvia Morelli

Alessandra Di Girolamo in una chiacchierata tra amiche ci presenta
Alice Silvia Morelli.
Abbiamo letto il suo libro ” Riderò come se non avessi mai pianto”, potete leggerne la recensione al link sottostante:

https://www.ilmondoincantatodeilibri.it/ridero-che-non-avessi-mai-pianto-di-alice-silvia-morelli/

Ciao Alice, finalmente siamo qui nel mondo incantato dei libri, per conoscerti meglio!
Inizio subito questa nostra chiacchierata, chiedendoti da quanto tempo trasformi i tuoi pensieri in meravigliosi versi
Ciao  Alessandra e buonavita a tutti voi del mondo incantato dei libri,grazie per la possibilità di questa chiacchierata. Inizio cosi rispondendo alla tua prima domanda. Tutto inizia nella fase adolescenziale, mi sentivo diversa dai miei coetanei,soprattutto perché nella mia famiglia si parlava solo di cose pratiche, l’essenziale era avere dei buoni voti e che fossi educata. Sono la terzogenita ed ho due fratelli più grandi, le mie emozioni erano smancerie da evitare, tutto ciò mi portò, a confrontarmi con me stessa, trovando sfogo, attraverso la scrittura, dove nessuno mi giudicava e quando rileggevo, ciò che avevo scritto, rivivevo i miei ricordi come quando s’incontra un amico.
Nella tua silloge “Riderò come se non avessi mai pianto” hai messo a nudo la tua anima. Quando e perché hai deciso di pubblicare questo libro?
Metto si, a nudo la mia anima, ma soprattutto non faccio sconti di emozioni,come ho scritto nella risposta precedente, proprio perché chi scrive non pensa a chi domani leggerà , cosi butta giù pensieri di getto. Cosi faccio io: vera senza paure , ed i fogli bianchi , le orecchie che ascoltano senza giudizi .Ho deciso di pubblicare dopo trent’anni, perché ho visto che i miei versi potevano essere di aiuto e stimolo ad altre persone,quindi apprezzare il dono della condivisione. Anche perché guardando con i miei occhi , il ciclo della vita non è cambiato , soprattutto nelle relazioni. Anche se siamo tecnologicamente emancipati, i rapporti umani rimangono immutati dietro le maschere dei pregiudizi, preconfezionati dalla nostra stessa socialità, le persone erano in affettive allora, come oggi. Sembra che emozionarsi sia una debolezza mentre io ho sempre acquistato una grande forza e coraggio proprio attraverso essi. Spero solo, come scrivo nella quarta di copertina “Non chiederti perché mi stai leggendo, chiediti cosa speravi di leggere e sentire tuo” Vorrei fare una premessa : non tutte le poesie sono state scritte allora, alcune sono recenti.
Ci parli di un amore malato … ma per Alice Silvia Morelli cos’è l’amore?
L’amore è etereo come l’aria, quindi libero, intangibile ma  un essenziale nutrimento per ogni forma di vita, come per le piante , esse hanno bisogno di acqua e sole ma senza aria non vivono,  cosi anche il corpo umano ha bisogno di cibo, ma senza l’aria non vive .Amore è libertà , un sentimento magico autentico, una reazione biologica e fisiologica che viene influenzato dai costumi usi e consumi in maniera soggettiva.
Leggendo i tuoi pensieri più volte mi sono fermata, in quanto alcuni piuttosto “forti”. L’anima mi va a pezzi. Nessuno mi sente Soffoco. Chi e/o cosa ti ha permesso di non soffocare?
Vorrei fare una premessa:non tutte le mie poesie mi vedono protagonista . Si sono l’autrice , ma non necessariamente la protagonista. Ho avuto come tutti, i miei momenti bui, soprattutto perché ho dovuto affrontare il dolore dell’impotenza con la disabilità di mio figlio autistico, ma la volontà, il coraggio e l’amore per la vita. Mi hanno permesso di andare avanti. Purtroppo ho incontrato molta sofferenza lungo il tragitto della mia vita e questo mi ha permesso di riflettere. Si parla tanto di società ma effettivamente siamo asociali, ognuno a rincorrere i propri successi per dimostrare  la propria superiorità, ognuno chiuso nel proprio castello di sabbia . Cosi come nei temi del femminicidio, tutti ne parlano ma pochi realmente si prodigano ad aiutare il prossimo. Negli anni passati ho lavorato presso un centro sociale e fatto volontariato, occupandomi di ragazzi tra i sei ed i quarto dici anni , figli di una società a parte. Erano gli emarginati dei quartieri bassi , dove la povertà era l’etichetta di riconoscimento, figli di quelle donne che giornalmente subivano violenze psicologiche e fisiche, ma con pochi strumenti di difesa , sia intellettivi ma soprattutto economici, il loro obiettivo era il pane quotidiano, molti lasciavano i propri figli perché almeno, cosi ,riuscivano ad avere un pasto al giorno, le scarpe bucate erano un lusso, ho conosciuto molte mamme e donne che hanno subito violenze a causa dell’ignoranza culturale , ma soprattutto per l’ignoranza emotiva. Da li pensavo che il fenomeno fosse uno stato di  degrado, ma con il passar degli anni ho notato che la cattiveria ed il possesso, hanno radici nella mente della gente di ogni contesto sociale, come un infezione virulenta, sono una fatalista e credo che forse se cambiamo energia e modo di pensare strutturando nelle menti l’amore,come dico :in una mia poesia,”Liberiamo le ali della mente che possano ritornare al cuore per volare nel giardino delle emozioni “quindi inculcare il concetto di libertà,  l’autostima, una consapevolezza di voglia di “Ridere come se non avessi mai pianto” perché qualcuna si è salvata , ma tante hanno perso la vita sotto la crudele mano di chi diceva di amarle .
Nelle tue poesie c’è una lirica che parla di Malaga e della tua mamma .Ci vuoi raccontare o approfondire qualche episodio della tua infanzia che ricordi con tanta nostalgia ?
Malaga è proprio un viaggio trascendentale, perché attraverso il profumo dei fiori di frangipani, ritrovati nella città di Malaga , si sono aperti cassetti chiusi da tempo. Ero bambina e ricordo la mia terrazza ricca di vasi , con  fiori carnosi con il sole dentro il cuore di un bianco maculato . A Palermo vi era l’usanza di regalare queste piante ornamentali rigorosamente in vaso, perché di buono auspicio a chi avesse delle figlie femmine , affinché non rimanessero zitelle , mia madre li amava e li curava, ed io fin da piccola trovavo rifugio in loro, il loro profumo era una sorta di anestetico contro il dolore, essendo molto sensibile ai rimproveri , mi recavo in terrazza parlavo con i fiori ne raccoglievo qualcuno, donandolo alla mia mamma lei , si compiaceva e mi accarezzava, cosi tutto si metteva in ordine.  Ed per questo motivo che il profumo di quei fiori risveglia in me le carezze dimenticate .
Parecchio coraggio arriva al lettore dopo un’analisi attenta del tuo libro , ma se tu dovessi definire la parola rinascita ,che termine useresti?
Grazie per attribuirmi del coraggio , effettivamente ci vuole tanto coraggio per vivere veramente questa nostra meravigliosa vita. Se dovessi definire la parola rinascita , direi riconquistare , rivendicare l’essenza della nostra vera natura , tornare all’origine di chi e cosa veramente siamo senza se e senza ma .
Meraviglioso il tuo rapporto con il mare, in particolare, hai scritto una poesia a Mondello (quartiere e località turistica balneare della città di Palermo ) Quanto sono importanti per te “certi luoghi?” Cosa rappresenta per te questo capoluogo ?
Si amo il mare e non solo come elemento acqua , ma nelle sue svariate forme calmo o agitato, il suo profumo, il suo colore , i castelli di sabbia svaniti nel vento, la ricerca dei granchi sulle scogliere , le albe rosate, le alghe . Mondello questa imprendibile liquida vita . Sfido chiunque cresca e viva in quei luoghi , a riuscire a dimenticarli , i giochi  di gara di nuoto sotto le piattaforme rette dai piloni immersi nell’acqua dello stabilimento , sfuggendo allo sguardo dei genitori, da adolescenti i falò , le onde che intonavano il tempo , e noi che strimpellavamo con le chitarre , l’odore del cocco e dello iodio , i giri in barca o sul gommone , gli inverni dove ti recavi ad ascoltare le correnti ascensionali. Sperando che raggiungesse la risacca per schiarire i pensieri , quelli non li puoi dimenticare rimangono indelebili come un marchio a fuoco sigillato dentro il cuore .
Molto delicate le parole scritte per i tuoi figli “Rinforzati con l’eco del mio amore “ Vuoi aggiungere qualcosa a questa profonda frase?
Aggiungerei rinforzati, ma usa le tue ali e creca il tuo orizzonte, non aver paura di sbagliare, perché solo chi ha il coraggio di vivere vive veramente.
Tante tantissime le dediche contenute in questa silloge ; molti nomi di amici , che sicuramente, avranno avuto un ruolo determinante nella tua vita “La nostra fu’ quella inaspettata che guardò dritto al cuore”. Cos’è per te l’amicizia ?
Per me l’amiciziaè un sentimento di fiducia , di rispetto a dispetto della mente e convenzione sociale che parte da noi. Se non impariamo che l’altro siamo noi , non potremmo mai avere amici ,questo vale anche quando se ne vanno . L’amicizia non è sempre starti necessariamente vicino fisicamente , ad esempio : se tu oggi mi aiuti usando una parola , un gesto , ma domani le nostre strade percorreranno direzioni diverse , tu rimarrai sempre un mio amico : in sintesi l’amicizia è un dono : riconoscersi nell’altro come se stessi , come ci ha insegnato Gessi’
Come nasce l’idea connubio poesia / immagine ? La cover ti è stata consigliata . oppure è una tua idea?
Il connubio immagine nasce da un suggerimento del mio editore,  da li ho iniziato ad accoppiare i disegni alle parole per rendere più semplice e gradevole la lettura, infatti alcuni disegni hanno un vero è proprio significato che magari in futuro svelerò. La cover è un idea mia, ho scelto questa immagine perché simboleggia la vera essenza della donna quella dell’intimità che seduce, ma con parsimonia e delicatezza, che si svela con rispetto verso se stessa e gli altri, con sensibilità e purezza, usando una maschera di creta, quindi plasmabile e pronta al cambiamento, con gli occhi chiusi, quindi lontano da giudizi che ci logorano, con guanti bianchi per rimanere nel puro sentimento, la figura femminile per eccellenza come vedo io la Donna.
Hai partecipato a numerosi eventi culturali , ce ne vuoi parlare?  
Ti parlerò solo di uno, quello che mi ha spinto a pubblicare, quello patrocinato dal comune di Bologna evento contro il femminicidio , dove insieme a Marcella Nigro , grande amica e scrittrice di gialli noir erotici, ho partecipato presentando alcune mie poesie ancora inedite .L’evento ebbe come titolo lo stesso del mio libro, perché trattando di temi molto drammatici, volevo esperire un concetto che racchiudesse una sorta di opposizione . Cosi nasce “Riderò come se non avessi mai pianto “ una sorta di forma scaramantica , tipo mantra.
Hai dei progetti futuri ? Ci vuoi accennare qualcosa?
Ho abbozzato la continuazione del racconto di Sara , contenuto nel libro, oltre a versi e storie , ogni giorno scaturiscono come edere , ma non so se pubblicherò .Comunque vi anticipo che troverete due mie poesie nell’agenda di De Andrè del duemilaventi ,in seguito  chi volesse ascoltare delle mie poesie li l trovate alcune  su you tube  poesie accompagnate da immagini e sottotitolate. Infine su Google si trova il mio sito dal quale è possibile ascoltare le poesie sia in audio libro che scritte . in forma gratuita , perché effettivamente la poesia non è di chi la scrive , ma di chi la usa .
Come definisci il tuo rapporto con i social ?
Il rapporto con i social è come la vita reale cambia solo il modo di comunicare , alcuni hanno la necessità di mettersi in mostra, dipendenti da protagonismo convulso fino a non sapere più chi si è veramente, altri uguale ^_^  Purtroppo tutti quanti viviamo di protagonismo perché infondo è nella nostra natura , comunque grazie ai social , io posso rimanere in contatto con tanti amici e parenti e comunque riuscire a farmene altrettanti, unica cosa , ho necessità del contatto fisico oltre quello cerebrale .
Ti ringrazio tantissimo, per il tempo che ci hai voluto regalare , in bocca al lupo per tutto
Grazie a te Alessandra Di Girolamo  e a tutti voi del mondo incantato dei libri .

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