Ai confini del mondo di Leonilde Bartarelli

Ai confini del mondo

Ai confini del mondo

Leonilde Bartarelli
Quando era approdata sull’Isola d’Elba, insegnante di ginnastica al suo primo incarico, Laura era una ragazza piena di vita e di entusiasmo. Ora è una donna sola, che vaga per Lisbona. La sua vita è stata rasa al suolo da un terremoto e Laura è fuggita da Milano, dalla sua casa. Ha preso un treno qualsiasi, per una destinazione qualsiasi, un luogo dove non è mai stata e dove non conosce nessuno, con l’intenzione di scomparire dal mondo. Ma nulla accade per caso ed è approdata proprio a Lisbona, la città che un terremoto ha raso al suolo e che dalle ceneri è riuscita a risorgere. Sarà l’incontro con la sua Storia e con un ragazzo che suona la chitarra a restituirle la sua vera identità e, in definitiva, la sua libertà.
L’autrice
Leonilde bartarelliA 9 anni, in un tema dal titolo: “Cosa voglio fare da grande” ha scritto che voleva diventare una scrittrice “ma non una di quelle che scrivono smancerie” ha sentito il bisogno di specificare.
A 10 ha iniziato (e lasciato lì) il primo romanzo storico: “Fra Francia e Spagna” ambientato in un medioevo non precisato,
a 13 il romanzo a chiave “Verso la libertà” (marinaro e ambientato nel 1700).
A 16, dopo una stroncatura, ha deciso che non avrebbe più scritto nulla di narrativo e per i successivi 15 si è dedicata alla Paletnologia con pubblicazioni (poche) accademiche.
A 35 ha scoperto il pachwork e l’arte tessile e ha scritto di ciò.
Intanto era arrivata la rete e così si è sbizzarrita su blog personali e portali del fai da te gestendo rubriche varie di cucito.
È di questo periodo il manuale di patchwork (autoprodotto) “Folded Quilts” ed. ArsNova.
A 40 ha ricominciato a scrivere, a frequentare un sito di scrittura, LeggendoScrivendo, e a produrre racconti e romanzi.
Nel 2009 è uscito “Il Fiore degli Abissi” ed. Montag, nel 2016 “Nigravulpe” ed. Graphofeel.
Nel futuro non sa bene ancora cosa sperimenterà.
Al momento gestisce il blog di miscellanea OMNIBUS (www.leonildebartarelli.wordpress.com)

Introduzione

Il malessere interiore ti segue ovunque, non serve scappare, non serve cercare i confini del mondo. Laura deve approdare a Lisbona per rendersi conto di una grande verità : i luoghi non hanno importanza, gli incontri si , magari possono farti riflettere e ti costringono a metterti in gioco veramente, ascoltare gli altri forse ti insegna ad ascoltare te stesso.

Recensione

La vita di Laura è un susseguirsi di eventi che la riportano sempre al problema primario; un malessere profondo che la spinge a scappare prendendo un treno a caso. La violenza degli uomini, da figlia lei si rifiuta di vedere i lividi di sua madre, preferisce credere alle sue bugie, ma sogna solo di andar via, approda all’isola d’Elba e scopre la violenza psicologica, la sottomissione. Rodolfo è un cinquantenne che vede in Laura una ragazza incolta, insicura, una persona da plasmare a proprio piacimento, una donna che può nutrire il proprio ego smisurato. Laura si convince ogni giorno di più, che incontrare un uomo di così elevata cultura sia stato per lei un regalo del destino. Lo sposa e diventa sua schiava psicologicamente, fino alla scoperta che il suo mentore Rodolfo non è altro che un bieco impostore, un uomo che le ha negato la vita, la maternità, avere un lavoro proprio, fino ad annientare la sua frizzante personalità. La violenza psicologica è subdola, la confondi per attenzione, spesso anche per amore, è molto più perfida e sottile di uno schiaffo, annulla la tua personalità, ti inculca l’idea che sei troppo poco per l’uomo con cui condividi la vita.
Qualsiasi cosa infastidisca il tuo compagno diventa una tua mancanza sottolineata con forza, con rabbia e tu giorno dopo giorno ti rassegni e diventi l’ombra di te stessa. E’ violenza pura, difficile da accettare e riconoscere, lascia ferite nell’anima difficili da rimarginare.
Laura vive in punta di piedi, la sua volontà è annullata, ha lasciato il suo lavoro di insegnante di educazione fisica, dipende in tutto da suo marito; un mostro vestito da un’aurea di cultura e rispettabilità.
La donna diventa l’ombra di se stessa, la consapevolezza di essere vessata e violata nell’anima, viene fuori solo in seguito a un evento luttuoso.
Laura scappa a Lisbona che rappresenta per lei il suo confine del mondo, il posto più lontano raggiungibile via treno, avendo il terrore di volare. I colori di Lisbona, la storia che aleggia in ogni calle, un incontro con un cantante di strada cambia completamente la sua prospettiva. Si rende conto che i confini del mondo sono irraggiungibili, sono dentro di lei.
Un libro che tocca un argomento spinosissimo, racconta la distruzione di una persona da chi dovrebbe amarti. I crimini familiari sono i più cruenti perché continuativi, la vittima è inconsapevole, il dolore, l’inadeguatezza sono il tuo modus vivendi. La consapevolezza viene fuori solo con la classica goccia che fa traboccare il vaso. Uno scritto forte, raccontato con leggerezza, l’autrice parla di un dramma sociale senza ergersi a paladina della giustizia, ma semplicemente raccontando una storia, che potrebbe essere la storia di molte donne.
Un romanzo che fa male, colpisce l’anima, ti fa fermare a riflettere, analizzare e scoprire dei punti in comune con la tua vita. Ti mette in gioco, Per me questo libro è stato terapeutico, mi ha commosso , fatto riflettere e spinto a cercare e superare i confini del mondo che vivono dentro me stessa.

Conclusioni

Un racconto importante, tocca argomenti difficili , racconta una storia che potrebbe essere la storia di molte donne inconsapevoli. Ti spinge all’autocoscienza, a tirar fuori ciò che hai relegato in un posticino dentro te stessa ben nascosto anche a te. Io lo consiglio vivamente, un libro che va letto, anche se in alcuni passi fa veramente male. Diretto ad ogni donna, ma anche ad ogni uomo che per egocentrismo, esagerata stima di sé, potrebbe inconsapevolmente avere comportamenti vessatori vero la propria compagna di vita e la propria famiglia.

Recensione di Elisa Santucci

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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