8 Marzo, giornata internazionale della donna 2019

8 marzo giornata internazionale della donna

Gli uomini ignoreranno sempre la loro natura, finché non lasceranno le donne libere di realizzare la propria personalità.

Indira Gandhi

Oggi 8 Marzo è la festa internazionale della donna, nasce in epoche diverse in molte parti del mondo e vuole ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne , ma anche tutte le discriminazioni e violenze che nel corso degli anni hanno dovuto subire.

Per me  festa è un termine improprio per definirla , vuole essere un ricordo delle nefandezze che nel corso degli anni hanno subito. Se la vediamo sotto questo punto di vista , orgogliosa di essere donna ed orgogliosissima di celebrare tutte le donne, quelle ferite, quelle stuprate, quelle rinchiuse, quelle costrette a nascondere il volto, le bambine violate, le bambine vendute come capi di bestiame,  le donne uccise nel luogo dove tutti avremmo il diritto di essere protette: la propria casa, da chi dovrebbe amarle.

In questi ultimi  giorni  la lista si è allungata come purtroppo accade troppo spesso per vivere in un paese che si dice civile, inutile girarci intorno  le lotte per il diritto all’uguaglianza ed al rispetto sono andate nel dimenticatoio da troppo tempo ormai, la società inneggia alla violenza, all’allontanamento del diverso , a far sentire quasi colpevoli chi vuole riprendersi la sua vita, troppe volte violata.

Ieri due ragazze sono state uccise dai loro compagni , una ragazza stuprata da tre uomini , ma sono solo le ultime vittime in ordine cronologico.

Sedermi a scuola a leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto. Vedere ogni essere umano sorridere di felicità è il mio desiderio. Io sono Malala, il mondo è cambiato ma io no.

Malala Yousafzai

La festa della donna  dovremmo ricominciare a considerarla il giorno per far sentire la nostra voce,  un “ Basta” gridato a gran voce , anche nelle piazze se serve,  ribellarci al senso di proprietà che l’uomo sente sempre più forte sulla nostra vita e sulla nostra anima. Noi donne diamo la vita ma abbiamo anche il diritto di viverla la vita. Abbiamo il diritto ad aver riconosciuta la nsotra intelligenze , forza, ed il diritto di essere considerate alla pari nel mondo del lavoro e nella società

Che le mimose siano un fiore, un simbolo di appartenenza, doniamocele tra noi donne , che siamo il motore del mondo , generiamo vita, diamo amore, facciamo di una casa un punto di ritrovo, siamo donne colte , lavoratrici, donne che sognano e lottano per realizzare i loro piccoli e grandi sogni. Non permettiamo mai ad un uomo di tarparci le ali.

Cara donna a volte ti capiterà di essere troppo donna, troppo intelligente, troppo bella , troppo forte, sempre troppo qualcosa. Questo fa sentire un uomo e tu comincerai ad avvertire il bisogno di essere meno donna. L’errore più grande che puoi fare è togliere i gioielli dalla tua corona perché un uomo la possa reggere con più facilità. Quando ciò accade, bisogna che tu capisca che quello che ti serve non è una corona più piccola, ma un uomo dalle mani più grandi.

Michael Reid

Noi del mondo incantato dei libri vogliamo celebrarla a modo nostro con le parole delle donne , le nostre amiche, le donne del gruppo “ Gli amici del mondo incantato dei libri”.

DONNA

Anima fragile,

immensa,

segnata,

sofferente,

offesa,

delusa,

abbandonata,

rubata.

Anima bella,

tenera,

dolce.

Sole dell’universo,

percorri

vie tortuose

ripide,

spinose,

guardando in avanti.

Il tuo coraggio,

la tua determinazione,

il tuo orgoglio,

stupiscono

il mondo intero.

Donna,

sei fiore

cresciuto su terreno

roccioso,

scivoloso,

fangoso.

Grazie a te, donna

per il fatto stesso

che sei ………..DONNA!

Rosanna Leserri

Lasciami Sognare

Lasciami sognare,

lascia che io sogni…

Non arginare

i pensieri che accarezzo

nel buio…

Frantumali…

Spietato…

Frenali, con parole

Ma non fare

di me, isola tua.

Lasciami sognare

Alice Silvia Morelli

(Dalla raccolta di poesie Riderò, come non avessi mai pianto)

Se vuoi amore, lei ti stringe al petto

E già si allontana ogni affanno.

Se vuoi un bacio soave e dolce

te lo da lei che profuma di focolare.

Se vuoi una carezza, non chiami il vento,

ma vai da lei che è l’incarnazione della tenerezza

Se le lacrime ti bagnano il viso,

te le asciuga lei con un fazzoletto che profuma di bucato

Se vuoi un sorriso per riscaldarti il cuore,

ti sorride lei e tutto il mondo è felice.

Lei, MAMMA e DONNA,

il tuo passato, il tuo presente, il tuo futuro.

Dunque, dalle ciò che si merita:

AMORE, RISPETTO, SOLIDARIETÀ.

Rita Maffini

Non ricordo bene il dolore, non avevo il pensiero che da lì a poco sarei morta.

Ma ricordo la paura e l’ abbandono della mia anima dal mio corpo.

In genere, si hanno mille pensieri, ma io, non ne ebbi neppure uno.

I miei occhi fissavano il vuoto perdendosi, non avevo lacrime per piangere ne voce per urlare; ma ebbi la forza di reagire non comandandomi ed evitare così una tragedia.

Il ritorno alla vita, quella di cui mi ero riappropriata, non fù devastante, ma, mi limitò.

Facendomi vedere le mie emozioni prima ancora che le potessi sentire.

Deborah Ginex

Io sogno un mondo dove le ragazze possano uscire mostrando le gambe e divertendosi. Un mondo dove il giudizio sia vietato per legge, perché è difficile capire noi stessi, figuriamoci gli altri. E la donna è un mondo poliedrico e immenso, sfaccettato e ricco, difficilmente inquadrabile, che sfugge alle semplificazioni. Donna è tante cose, madre, figlia, sorella, amica, capo, scienziata, imprenditrice, sindaca, pubblico ministero. Dà la vita e cura, ama e crea, appassiona e innamora.

Ma mai, dico mai, può essere proprietà di qualcuno. Dio ci ha lasciate libere, perché un uomo dovrebbe prendersi questo potere, questo abuso di potere? È più di Dio, forse? No, quello non è un uomo. quell’essere orrendo che allunga le mani su una donna. Chi la umilia con la parola, col disamore. Chi uccide per un mostruoso errato senso del rapporto di coppia.

Siamo nate libere e io sogno un mondo dove le ragazze possano mostrare le gambe e il cervello, dove lo Stato le esalti e le protegga. Dove la parola femminicidio scompaia dal vocabolario per sempre!

Elisabetta Fioritti

Voglio riportare qui la testimonianza di chi ha subito un abuso e per dire No al femminicidio

Buio totale

Che notte sdegnante,

passi lenti, ombre veloci,

inquietanti scricchiolii,

lampioni ed insegne spenti.

Non voglio pretesti,

solo buio e nessun manifesto.

Tu luna non infierire,

il tuo spiraglio di luce

mettilo a dormire.

Dormite tutti.

Nel mio buio voglio restare,

senza pagine da leggere

né da cancellare.

Anno 2004

Alice Silvia Morelli

( Dalla raccolta di poesie Riderò come se non avessi mai pianto)

Troppe donne sono vittime di violenza da parte degli uomini.

Donne diventate famose loro malgrado.

Donne, che si aspettavano comprensione e protezione dai loro compagni, e che invece hanno trovato la morte per mano loro.

Sognavano un’altra vita Immacolata, Lauretta, Renata, Jessica, Pamela, Federica, Nunzia. Ora la vita non ce l’hanno più.

Sognano di riavere il loro viso Gessica e Lucia.

Tiziana Antonecchia

IL CUORE IN FIAMME

Il silenzio è assordante

in questa stanza

troppo grande

per due anime

che non si riconoscono più.

Il suo sguardo,

il suo volto,

il suo falso sorriso

e le sue mani

così Pesanti

per una creatura

talmente esile.

Il silenzio è così assordante

in questa casa

che profuma di bruciato.

Un cuore è andato in fiamme

ma non per passione

non per amore

solo dolore e sofferenza.

Lo chiamava Amore

ma non vi e`amore

dentro ad un corpo

senza anima.

Lo chiamava Amore

ma non esiste un amore

che lasci lividi sulla pelle

e sangue dietro

un sogno.

Il silenzio è cosi assordante

in questa vita

che vita non è.

Sta per chiudere gli occhi

ma, improvvisamente,

il cuore non brucia più

i lividi sono sbiaditi

e la sua anima

è tornata nel suo intimo

rifugio.

Non sarà lei a chiudere gli occhi

si Alzerà

dieci, cento e altre mille volte

e di vergogna e ribrezzo

ricoprirà il nome suo.

Un nome nero trascritto sul libro

del Mancato Orrore.

Alessandra Di Girolamo

SIPARIO STRAPPATO 127

Come un sipario strappato

la pelle slegata dalle ossa

E una folle paura rombante nella mente.

Rumorosi silenzi e nel vortice

provare a sfuggire

per denunciare il male

sradicato dal dentro, dal cervello assetato.

Fuori o dentro dal letto,

bruciano le lenzuola.

Lontano dalla porta, giù per la scala.

Scorre nelle vene come lava il terrore

adombrando il cervello.

Bello, dolce, caro, appassionato

ma infine così falso.

Non può essere tutto perduto.

E venderemo cara la pelle.

Dany – 16/03/2018

(Tutti i diritti sono riservati all’autrice Danila Delaiti)

Infine voglio concludere con le parole del nostro amico Antonio Pirani uomo degno di stima come tantissimi altri , la minoranza non può rappresentare tutto il genere maschile che ama, protegge e soprattutto rispetta la donna.

La donna è la versione nobile dell’uomo. Dio Creatore fece l’uomo, poi la donna, correggendo i difetti della creazione precedente.

Antonio Pirani

Buona festa della donna a tutti , che sia una giornata di riflessione .

Elisa Santucci

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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